Ve lo dico onestamente, e mi dispiace dirvelo, che se speravate in un bell’album gothic come la copertina promette siete assolutamente fuori strada. Chiariamoci però che sì, non sarà oro colato, ma non è anche un abisso oscuro (in senso negativo ovviamente). “
Enigma” dei greci
Fallen Arise vola sul pelo della sufficienza senza grandissimi alti e bassi, mantenendo una costante da cui non si esce.
Se vogliamo vederla in un altro modo d’altronde, potremmo definirlo puro intrattenimento, un accompagnamento buono, un ascolto tutto sommato easy per il genere, e va bene anche questo da un lato; dall’altro però, ovviamente, l’interesse verso questa raccolta si esaurisce nell’arco di due o tre ascolti.
Lo senti, sì è carino, ma arrivato alla fine dell’ultima traccia è plausibile che non lo rimandi un’altra volta. Almeno non subito.
Guardando anche al passato prossimo della band, rispetto a cinque anni fa non c’è stato alcun gran cambiamento: diverse parti sinfoniche che però si lasciano spesso ripetere in una sorta di loop senza varianti e il duo vocale con poca incisività e sia sul lato della potenza sia sul lato timbrico. Anzi, mentre tutto sommato la voce di
Fiona si fa apprezzare costantemente, l’irrompere di
Vlassis a volte risulta superfluo, quasi fuori luogo.
Si fa apprezzare però e molto più del singolo, il brano intitolato “
Forsaken”, pezzo ibrido che parte come una sorta di ballad e alla fine amalgama al meglio gli elementi anche più diversi di questa band.
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