Che
Matt Harvey sia una personaggio a cui non piace stare con le mani in mano lo sapevo da tempo. Non pago del lavoro svolto con la sua band principale, i death/grinder
Exhumed, infatti è anche cofondatore insieme al batterista
Gus Rios degli OSDM
Gruesome nonché ascia e singer nei più metal 80's oriented
Pounder.
Per non smentire tale nomea è di questi giorni l'uscita per
Relapse di uno split fra due dei suoi progetti, che già dal titolo -
“Twisted horror” - facilmente richiama le ultime due fatiche in studio delle band “incriminate” (
“Horror” per gli
Exhumed e
“Twisted prayers” per i
Gruesome).
Seppur durante i ripetuti ascolti non mi sia scomparso il sospetto che quelli fra le mani siano cinque canzoni che non abbian trovato posto nei rispettivi full lenght, c'è da dire che in
“Twisted horror” c'è tanto arrosto e niente fumo.
Una piacevole sorpresa davvero perchè spesso questi prodotti difficilmente aggiungono un qualcosa alle band che vi partecipano, destinati più che altro all'acquisto dei die-hard fan o dei collezionisti affamati sparsi per la rete.
Ma andiamo con ordine.
I tre brani suonati dagli
Exhumed sono una autentica mazzata sulle gengive in pieno delirio sonoro death/grind con gli immancabili riferimenti allo storico
Carcass sound che contraddistingue la band californiana. Refrain orechiabili che ti si stampano in mente dopo il primo ascolto, riff segaossa, cambi di tempo fluidi conditi dallo spettacolare e impeccabile lavoro dietro le pelli di
Mike Hamilton.
Musicalmente siamo sulle stesse coordinate di “
Horror” - con cui condividono lo stesso approccio violento come un treno che cozza contro un muro di mattoni – e chi è avvezzo alle sonorità estreme non resisterà all'ascolto di
“Rot your brain”, “Buried to die” e
“Dead, deader, deadest”, autentiche delizie per rendere i propri padiglioni auricolari una poltiglia sanguinolenta.
I due brani a nome
Gruesome -
”A mind decayed” e “Led into the dark” - sono, ovviamente,
Death oriented del periodo
“Leprosy”/”Spiritual healing”. D'altronde da una band nata durante il tour di
Death To All col chiaro intento di omaggiare il lavoro imprescindibile del mai dimenticato
Chuck Schuldiner non mi aspettavo nulla di diverso. E non lo dovreste nemmeno voi si intende.
Entrambi i pezzi godono di una buona ispirazione - il Florida sound dei
Gruesome pulsa vivo nelle vene della band - tanto da farmi pensare che non sono ancora giunti al fatidico punto di rottura in cui ci si stufa di ascoltarli. Presi come tribute band, i
Gruesome sanno fare dannatamente bene il loro lavoro riuscendo a toccare le corde giuste di coloro che sono cresciuti a pane e
Death durante la prorpia adolescenza (e che continuano ancora oggi a seguire questa dieta).
“Twisted horror” sono venti, succosi, minuti di divertimento death metal, di quelli che ti lasciano la voglia di premere ancora il tasto play del vostro Ipod. Cosa che farò non appena terminerò di scrivere queste ultime parole.
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