Che bella scoperta questo gruppo italianissimo ( di Milano) che debutta con un signor disco di hard rock!
L'ho scoperto per caso e mi ha entusiasmato già dalla prima traccia "
Black Magick" un 4/4 dal groove irresistibile alla D.A.D.
Partendo dalla copertina misteriosa ed inquietante un po' alla Alice Cooper, il disco è una scarica di adrenalina senza interruzione ( ad eccezione di una ballad oscura quale "
Dead Heroes" ), con brani dal ritmo irresistibile, grondanti di riff quadrati ed essenziali, una sezione ritmica pulsante e delle vocals evocative al punto giusto di Lord Kalidon che mi ricorda in alcuni frangenti il singer dei The Cult.
Il punto di forza del combo milanese non è solo quello di creare belle melodie ma di farlo in modo personale, rielaborando la lezione dei maestri del genere e mettendoci quel "qualcosa in più" che funge da trademark.
Oltre al rock sbarazzino di "
Liar" , "
One More Try" - dal grande lavoro di basso - abbiamo classiche hard-rock tracks quali la Alice-Cooperiana "
The Oath" o le Kissiane "
Lost And Lonely Ones" e "
Lions And Sheep".
Magnetica appare la titletrack dal riff scorpioniano ma ci sono anche composizioni più articolate, d'atmosfera e ricche di armonizzazioni quali la conclusiva "
Vultures" e non mancano bordate hard/heavy come "
Judas Is My Priest".
Se volete 41 minuti di hard rock fresco, elettrizzante, ottimamente suonato e prodotto non cercate oltreoceano, fermatevi a Milano, Italia.
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