Ogni volta che ho per le mani un promo della
I, Voidhanger Records, non so mai cosa aspettarmi dato che uno degli obiettivi, non dichiarati, della casa discografica italiana è quello di stupire.
E credetemi quando vi dico che
"Ex Cathedra", terzo lavoro per i
Creature, mi ha stupito davvero.
Il vostro occhio sarà andato già al genere: Avantgarde.
In verità qui abbiamo a che fare con follia pura.
Perché?
Facile: premete il tasto play ed ascolterete in un unico enorme frullato, black sinfonico anni '90, musica barocca, un tocco di space rock, death, fanfara (!), pop francese, elettronica, rap (!!), musica classica e tanto altro ancora.
Vi basta?
Qualora non fosse sufficiente, considerate che l'album dura oltre un'ora e che si chiude con due brani che, da soli, cubano 22 minuti, nei quali
Raphaël Fournier, membro unico del progetto, da sfogo completo alla follia creando una sorta di mini suite nella quale perdere davvero la ragione.
"Ex cathedra" è, dunque, un album indefinibile che non segue alcun genere o regola se non un purissimo spirito prog, nel senso più ampio del termine, che guida il nostro alla ricerca del suo suono e dei suoi demoni interiori che qui vengono resi eleganti, intrepidi e avventurosi esattamente come il viaggio che faremo durante tutto l'album.
Ovviamente il metallaro "medio" non si dovrà mai avvicinare ad un album del genere.
La stessa cosa dovrebbe farla un amante dell'estremo.
Quindi, chi dovrebbe ascoltare
"Ex Cathedra"?
Per una volta, non ho una risposta, forse perché una risposta non esiste.
Posso solo fare una considerazione:
"francesi"!Il senza voto è d'obbligo in maniera assoluta.
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