Nuovo e interessante progetto solista per il polistrumentista/cantante/compositore/mastermind britannico
Col Mullins, che in questo suo album di debutto fa tutto da solo e ci offre una musica interessante, densa di sfumature e di sonorità tra le più disparate.
Sì, perché
The Animal State è un progetto che per comodità annoveriamo nel
Prog Rock, ma che facilmente sguscia via da questa definizione, andando a pescare nell'alternative, nel metal, in una certa musica lisergica di chiara matrice settantiana, insomma, tanta bella roba, e fatta pure per il verso.
Cinque brani lunghi intorno ai 10 minuti l'uno quindi, dove Col ha tutto lo spazio per sperimentare, lasciar sfogo alla sua creatività, il tutto baciato da una produzione molto "natural", che lascia sentire tutte le grattate sulle corde del basso, le plettrate e quant'altro, molto piacevole.Sempre a cavallo tra Pink Floyd, Genesis, Mastodon o King Crimson (solo per citare due nomi), 'Genus' sa essere camaleontico nel suo dipanarsi, a chi gli lasci il tempo e lo spazio uditivo.
Non starei qui a suggerirvi un brano o l'altro: "
Genus" è una sorta di 'essere vivente', che va esperito nella sua totalità. Vi lascio comunque qui sotto una traccia, che di certo vi darà una buona idea del materiale di cui stiamo parlando. Molto, molto interessante.
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