Ok, lo ammetto: col nuovo
Vampire ho ciccato completamente pronostico.
Avrei scommesso (pochi) soldi su un complessivo ammorbidimento del
sound: qualche tappeto di
keyboards, alcuni
chorus semi-orecchiabili qua e là, una produzione più laccata…
Ma quando mai?
“
Rex”, il terzo
full length della compagine svedese, ha sbriciolato i miei fallaci presentimenti sotto una gragnuola di bordate che tutto sono tranne che morbide.
Alla luce dei risultati, meglio così.
Evidentemente i Nostri si sentono ancora a loro agio con il
vintage death /
thrash dalle influenze
classic ottantiane che propongono sin dall’esordio, e chi siamo noi per dissuaderli?
Ancora una volta, dunque, spazio ad una esplosiva miscela di
Witchery,
Bathory,
Possessed,
Tribulation,
Goatwhore,
Celtic Frost e
Mercyful Fate, alle oscure melodie di chitarra carpite dalla migliore
NWOBHM, a suoni polverosi e sanguinolenti al tempo stesso, a brani dall’impatto letale ma non per questo involuti in termini di struttura ed arrangiamento.
I brani, giust’appunto, stupiscono per ferocia (la doppietta “
Rekviem” / “
Rex” non fa prigionieri) e freschezza (provate a tener ferma la capoccia ascoltando i letali
riffs di “
Inspiritus” o della slayeriana “
Pandemoni”).
Al neonato di casa
Vampire, prezioso compendio di
metal estremo, non mancano nemmeno gemme di aggressione
old school (il poderoso singolo “
Melek-Taus”), distillati di solenne decadenza gotica (“
Moloch”, "
Serafim") e sulfurei rallentamenti (la seplocrale “
Anima”).
“
Rex”, esulando dagli entusiasmi di un
fan della prim’ora –elargii addirittura un tonante 8 in pagella all’esordio-, non assurge al rango di capolavoro, e veicola una miscela sonora derivativa ed orientata ad un pubblico nostalgico. Oltre a ciò paga lo scotto, in termini di credibilità, di esser stato concepito e suonato da un chitarrista e da un batterista che si fanno chiamare, rispettivamente,
Sepulchral Condor ed
Abysmal Condor.
Al netto di ciò, ci troviamo comunque di fronte al nuovo, entusiasmante tassello discografico di una
band dalla granitica affidabilità.
Scrivevo in premessa di quanto i miei pronostici si siano rivelati inaccurati, ma intendo in ogni caso lanciarmi nuovamente e pubblicamente: prevedo che il prossimo
platter dei
Vampire sarà il loro lavoro migliore.
Rimanete sintonizzati su questi canali per sbertucciarmi in caso di ennesimo fiasco nelle previsioni; nel frattempo, per ingannare l’attesa, acquistate pure “
Rex” e alzate al massimo il volume dello stereo…
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