Debutto sulla lunga distanza per i canadesi
Red Cain, che ci propongono una miscela di
Kamelot,
Evergrey, con un pizzico di follia alla
Devin Townsend ed una voce spiazzante, tra il melodico e lo schizzato à la
Mike Patton.... Interessante connubio, dite? Ed in effetti, "
Kindred: Act 1" non è affatto un cattivo album,
MAAscoltato il primo piacevole brano, "
Snakebouquet", cominciamo a scoprire che i brani tendono a fotocopiarsi l'un l'altro senza tanti fronzoli, pur variando i bpm o le atmosfere; il singolo "
ZERO" penso sia l'epitome di quanto vi sto raccontando, così somigliante a tutti gli altri da far un pò storcere il naso...
Ospiti illustri cercano di dare diversità a questo debut, e vi segnalo Tyler Corbett su "
Midnight Sarabande", Daniel Louden sulla 'disturbata' "
Juliet", e nientemeno che Kobra Paige, più famosa per le sue vicissitudini sentimentali che per le effettive doti canore (mia opinione personalissima, eh) sulla conclusiva "
Wing of the Crow". Ma il succo rimane, e si gira sempre sugli stessi temi e dopo un pò, il tutto tende a stufare un pò....
Insomma, bene ma non benissimo. Poco male, i ragazzi hanno tempo.
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