Nonostante esistano dal 2008 è solo nel 2020 che i
Dominion Of Suffering, band svizzero/slovacca, giunge al debutto sulla lunga distanza con questo “
The Birth Of Hateful Existence”, disco composta da una intro più quattro pezzi per una durata totale di 27 minuti che lo fa assomigliare più ad un Ep che non ad un full-lenght.
Fatta questa breve premessa, dobbiamo ulteriormente precisare che, a fronte di un dichiarato intento di suonare death/black metal alla vecchia maniera per omaggiare i vecchi maestri, la formula musicale del quartetto è fortemente sbilanciata su un black metal furioso ed oscuro, dove l’assalto selvaggio e caotico la fa da padrone. La band, anche dal punto di vista iconografico sembra essere fortemente devota al culto della fiamma nera.
Ciò detto, i pezzi si esprimono tutti su distanze medio/lunghe, con una media intorno ai sei minuti e mezzo.
La title-track è forse il pezzo più death metal del lotto, soprattutto nel caotico inizio, ma, anche grazie a delle vocals più tipicamente black metal, evolve presto verso un omaggio ai
Dark Funeral.
“
Silentium Mortis” è invece 100% black metal ferale e belluino, con un’aura malvagia davvero niente male che trova il suo apice nei rallentamenti che creano un’atmosfera ‘scandinava’.
“
A Starborn Overlord” ha un’intro atmosferica di tastiere che è solo un pretesto per proiettare la canzone nel caotico e magmatico assalto sonoro che verso metà canzone rallenta e si fa più atmosferico.
La conclusiva “
Trapped By The Event Horizon” ha un inizio black’n’roll che subisce vistose e feroci accelerazioni da metà canzone in poi.
Non so se sia valsa la pena aspettare tutti questi anni, ma i
Dominion Of Suffering ci sanno fare, al netto di una proposta musicale se non scontata quanto meno ridondante e non originale.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?