Hellhammer - Apocalyptic Raids (Reissue 2020)

Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2020
Durata:20 min.
Etichetta:Noise/ BMG

Tracklist

  1. THIRD OF THE STORMS (EVOKED DAMNATION)
  2. MASSACRA
  3. TRIUMPH OF DEATH
  4. HORUS / AGGRESSOR
  5. REVELATIONS OF DOOM
  6. MESSIAH

Line up

  • Tom G. Warrior: guitars, vocals
  • Martin Eric Ain: bass
  • Denial Fiend: drums

Voto medio utenti

Se non ci fosse stato questo ep, forse il black metal non sarebbe mai esistito come lo conosciamo.
Perché questo unico parto discografico degli svizzeri, creato apposta nel lontano 1984 per esorcizzare un’esistenza fatta di abusi, violenze e sopraffazione è diventato pietra miliare del metal estremo; ci ha fatto scoprire una personalità creativa, magmatica e magnetica come Tom G. Warrior.
Il disco è marciume puro, non solo sonoro, la produzione è molto di bassa qualità; la tecnica seppur primordiale fa risaltare l’impeto selvaggio e maligno che è percepibile in ogni solco.
Bisogna ringraziare la Noise che diede la possibilità al trio di pubblicare questo unico lascito, che deluso da un giudizio all’epoca derisorio dei giornalisti metal del tempo si sciolsero per colpire ancora più forte sotto un nome che avrebbe fatto veramente la storia del genere duro, ovvero i Celtic Frost.
I due brani “The third of the storm(Evoked damnation)” e “Massacra” sono dei pezzi velocissimi, diretti e con spirito punk.
Qui si nota soprattutto il riffing zanzaroso che sarà riconoscibile anche nell’incarnazione artistica che verrà e soprattutto il cantato sporco di Warrior; due brani brevi, marcissimi e rozzi ma che sono genuini e creati apposta per shockare le menti del tempo.
Il terzo e lungo “Triumph of death” è un’invocazione sofferente con un tappeto atmosferico cupo e malsano.
Il cantato va da urla dolorose a un latrato nell’andamento centrale cadenzato e senza pietà alcuna, qui non c’è salvezza ma solo dolore e disperazione.
Horus aggressor” entra piano piano con un tappeto ritmico lento e riff di chitarra distorti e dissonanti; il tutto si trasforma in un up tempo serrato e senza compromessi, anche qui la componente punk/ hc è presente.
Revelations of doom” è un proiettile sonoro veloce, diretto e figlio dell’abiezione musicale più sporca e depravata; il riffing serrato è monotono e ossessivo.
Questa ristampa è lodevole, non solo per il documento storico ma soprattutto perché può permettere a chi come me che all’epoca guardava i cartoni animati com’è nato un certo modo d’intendere l’heavy metal e soprattutto l’ha arricchita con un bel booklet con note scritte dal leader della band, due poster e materiale bonus, mano al portafogli; Only death is real!


Recensione a cura di Matteo Mapelli

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