Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:42 min.
Etichetta:Century Media

Tracklist

  1. THE END OF ALL WE KNOW
  2. PATHFINDER
  3. INTO NOTHING
  4. FALL AWAY
  5. FRACTURE
  6. NIGHT CROSSING
  7. FOR ALL TO SEE
  8. ASCEND
  9. UTOPIA
  10. A DEPTH THAT NO ONE DARES

Line up

  • Scott Kennedy: vocals
  • Ali Richardson: drums, percussion
  • Craig "Goonzi" Gowans: lead guitar
  • Davie Provan: bass guitar
  • Steven Jones: rhythm guitar, clean vocals

Voto medio utenti

Per chi scrive ogni disco metalcore è una copia fatta male del primo album degli Slipknot, per i gruppi più innovativi, una copia del terzo. Il Metalcore è un genere limitato, che sfrutta sempre gli stessi meccanismi, sempre nello stesso modo, con gli stessi suoni “moderni”, che sono moderni da 15 anni, e lo stesso atteggiamento da “bimbi alternativi”, anche perchè il metalcore è per definizione un genere adolescenziale, che dopo i 14 anni è bene abbandonare, per non scadere nel ridicolo.
I Bleed From Within alla formula ritmica e compositiva “Slipknot” aggiungono una sovrabbondanza di elettronica, trame chitarristiche più complesse e diversi assoli.
Quindi l’hanno migliorata?! Si (tranne che per l’elettronica ovviamente, la possibilità che il sound di un gruppo migliori con l’aggiunta di elementi elettronici è praticamente di uno su un milione).
Questo “Fracture” non fa altro che mischiare delle ritmiche aggressive con delle melodie quasi fuori luogo, sempre smielatissime e imbarazzanti volendo. Il problema vero è che sembra di sentire altri 23525498 gruppi, i Bleed From Within non hanno un’identità propria, l’unica cosa per cui si distinguono da altre band Metalcore è la presenza di assoli e trame chitarristiche che vanno oltre al powerchord. Tutte le canzoni hanno la stessa struttura, non vale nemmeno la pena citarne una, parte con la sfuriata “rabbiosa”, il ritornello è sempre un’apertura melodica, studiata per rimanere in testa e essere cantata da tutto il pubblico in live. Questo “metal” è ballabile, “for the masses”.
Però la copertina è veramente figa, devo dargliene atto!
Di suono e di produzione mi sembra superfluo parlare, se devo parlare per gusti mi fanno schifo al cubo, ma sono un suono e una produzione perfetta per il genere e il momento storico, “schifosamente moderni”, di fatto la Century Media non è l’ultima arrivata (nonostante non credo di essere l’unico a sentir la mancanza del catalogo dei primi ‘90).
In conclusione, i Bleed From Within propongono, per quanto possibile, un metalcore di tutto rispetto, munito di tutti i cliché del genere.
Recensione a cura di Carlo Masoni

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