Per chi scrive ogni disco metalcore è una copia fatta male del primo album degli
Slipknot, per i gruppi più innovativi, una copia del terzo. Il Metalcore è un genere limitato, che sfrutta sempre gli stessi meccanismi, sempre nello stesso modo, con gli stessi suoni “moderni”, che sono moderni da 15 anni, e lo stesso atteggiamento da “bimbi alternativi”, anche perchè il metalcore è per definizione un genere adolescenziale, che dopo i 14 anni è bene abbandonare, per non scadere nel ridicolo.
I
Bleed From Within alla formula ritmica e compositiva “Slipknot” aggiungono una sovrabbondanza di elettronica, trame chitarristiche più complesse e diversi assoli.
Quindi l’hanno migliorata?! Si (tranne che per l’elettronica ovviamente, la possibilità che il sound di un gruppo migliori con l’aggiunta di elementi elettronici è praticamente di uno su un milione).
Questo “
Fracture” non fa altro che mischiare delle ritmiche aggressive con delle melodie quasi fuori luogo, sempre smielatissime e imbarazzanti volendo. Il problema vero è che sembra di sentire altri 23525498 gruppi, i
Bleed From Within non hanno un’identità propria, l’unica cosa per cui si distinguono da altre band Metalcore è la presenza di assoli e trame chitarristiche che vanno oltre al powerchord. Tutte le canzoni hanno la stessa struttura, non vale nemmeno la pena citarne una, parte con la sfuriata “rabbiosa”, il ritornello è sempre un’apertura melodica, studiata per rimanere in testa e essere cantata da tutto il pubblico in live. Questo “metal” è ballabile, “for the masses”.
Però la copertina è veramente figa, devo dargliene atto!
Di suono e di produzione mi sembra superfluo parlare, se devo parlare per gusti mi fanno schifo al cubo, ma sono un suono e una produzione perfetta per il genere e il momento storico, “schifosamente moderni”, di fatto la
Century Media non è l’ultima arrivata (nonostante non credo di essere l’unico a sentir la mancanza del catalogo dei primi ‘90).
In conclusione, i
Bleed From Within propongono, per quanto possibile, un metalcore di tutto rispetto, munito di tutti i cliché del genere.
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