...E così, dopo la
porcata a nome
Metal Allegiance, il prode
Mark Menghi convoca praticamente le stesse persone e fa un altro bell'album di cover, stavolta sotto il creativissssssssimo monicker
BPMD (manco io alle medie), il cui primo 'parto' in studio, il qui presente "
American Made", è una raccolta di rock songs degl anni '70, da Ted Nugent agli Aerosmith, dagli ZZ Top ai Cactus, ecc ecc ecc.
Ora, già se fosse stato concepito e pubblicato in tempi di pandemia, questa sarebbe la cosiddetta '
operazione fondo-del-barile', per uscire i soldi alla gggente. Ma qui non c'è neanche la scusa del virus, ché il progetto era precedente. E non venitemi a dire che il mondo aveva bisogno di sentire quattro cover, quasi sempre prive del gusto tutto seventies degli originali, alla modica cifra di 20 euro o giù di lì. Con la voce di Blitz che non c'entra NIENTE e un'accozzaglia di songs che non hanno un verso, se non quello di infangare gli originali, con tutte le sboratine di Portnoy che ha come unico scopo quello di rendersi fastidiosamente onnipresente, con vaccate di dubbio gusto come questa (o quella citata prima). Ma per favore.
I N U T I L E
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