“Strike.Smother.Dehumanize” dei canadesi
Revenge è l’equivalente di una esplosione di tritolo nelle casse dello stereo.
Abbiamo dovuto attendere cinque anni per avere fra le mani il successore di
“Behold.Total.Rejection”, ma il duo
Vermin/Read non ha smesso di essere un portatore sano di caos e distruzione, capace ancora di sventolare con orgoglio il vessillo del più intenso nichilismo sonoro.
Musica nera come la pece, felice comunione di grindcore, death e black metal, i
Revenge riescono ad essere pesantissimi anche nell’introduzione (o meglio: in un utilizzo maggiore) nel proprio songwriting di passaggi più orientati al midtempo (azzardiamo il termine groove? Azzardiamo!) col risultato di rendere ancora più graffiante la loro visione del mondo.
Non pensiate però ad un ammorbidimento, un’edulcorazione o – peggio – commercializzazione:
“Strike.Smother.Dehumanize” è ameno come una passeggiata sui cocci di bottiglia con in sottofondo un tripudio di distorsioni dissonanti e, nel caso non lo avessimo capito, canzoni come “
Salvation smothered (genocide of the flock)”, “Excommunication”, “Self segregation (System Torched)” ce lo ricordano ad ogni blast e ad ogni screaming martellandoci nei padiglioni auricolari.
I
Revenge non hanno mai preteso di piacere e non credo che questo pensiero li sfiori minimamente, il loro obiettivo è decostruire e ricomporre per essere il più disturbanti e scomodi possibili e, fortunatamente per noi,
“Strike.Smother.Dehumanize” riesce a colpire (nuovamente) nel segno con stile.
Bentornati.
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