Tornano a distanza di un paio d'anni dal positivo
Dodecapoli, i laziali
Voltumna, band black/death metal con tematiche strettamente legate alla loro terra, l'Etruria.
Il nuovo Ciclope, uscito per la nostrana
Extreme Metal Music, presenta una band rinnovata, che passa ad essere un trio con l'ingresso del nuovo bassista e cantante
Phersu. Le novità non si fermano qui: anche l'approccio risulta più asciutto e a tratti più moderno, pur mantenendosi ancorati alla tradizione.
Si parte con l'introduttiva
Entering the Wrong Circle, che mette subito in luce una produzione discreta e buone idee compositiv. Non risulta molto convincente la prova vocale, un po' spompata e non troppo "cattiva".
Si prosegue ottimamente con la successiva
Collapsed Island, bel pezzo potente, supportato da tastiere vicine agli Emperor, e con melodie orientaleggianti.
Si prosegue con il primo singolo estratto dal disco,
The Megalithic Circle, dal taglio più moderno e melodico, con un synth molto presente e sfuriate blastbeat dell'ottimo
Augur Veii. Il disco scorre in maniera positiva sempre a cavallo tra modernità e tradizione, con un synth che si fa meno invadente nella seconda parte del disco, dove spicca
La furia dei ciclopi, cantato in Italiano, dove anche il cantato risulta più aggressivo e convincente.
In definitiva ci troviamo di fronte ad un disco interessante, dove il connubio tra old school e modernità si fa apprezzare senza far storcere il naso. I
Voltumna si confermano come una realtà interessante con ottime potenzialità e possibilità di crescita.
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