Dalla neonata, italianissima Zeta Records, ecco che arriva il dischetto egli emiliani Lineaviola, combo che non si nasconde dietro facili etichette o precise coordinate musicali, passeggiando tra un sound decisamente vario, dinamico, poliedrico e sfaccettato. Le influenze che si incanalano nella band di Reggio Emilia, partono da molto lontano... dai Limp Biskits a Frankie H-NRG, dai Subsonica ai Korn, dai 99 Posse agli Helmet: in poche parole, in maniera organca, si passa dal Crossover al Nu Metal o all'Hard Hip Hop, innaffiando il tutto con un buon condimento elettronico e variegate soluzioni in fase di arrangiamento. Non ho mai amato troppo il cantato in italiano, chi ha avuto modo si leggere qualche mia rece, soprattutto di Demo, lo sa, ma devo dire che questa volta i Lineaviola mi hanno colpito, sia per la qualità delle liriche che per l'ottimo legame delle stesse con le basi, facendomi quasi (ehi, ho detto quasi... - nds) passare questa avversione. Su tutte le songs che compongono il lotto, svettano 'Sbagliato', dal groove "danceble" e dal chorus pacato in stile Durst e soci, la korniana 'il Portavoce', l'Hip Hop di 'Asylum' ed il Crossover quadrato e cadenzato di 'Senza Rumore'. Buona la produzione, anche se l'aver osato qualcosa di più avrebbe dato ancora più vita e forza a quanto detto prima. In conclusione, direi un ottimo lavoro sulla lunga distanza. I Lineaviola sono oramai una band matura che senz'altro saprà ritagliarsi il suo posto nel folto panorama underground italiano.
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