Terza fatica discografica per i
Sapphire Eyes, valida formazione scandinava allestita attorno alla figura di
Niclas Olsson degli Alyson Avenue, uomo-squadra capace di trasformare una brillante coalizione di “solisti” in un gruppo vero e proprio.
Il contributo all’impresa offerto da un
vocalist di spessore come
Kimmo Blom (Urban Tales, Leverage) non è assolutamente trascurabile, anche perché la sua ugola appare perfetta ad assecondare la proposta artistica dei nostri e cioè una rappresentazione piuttosto godibile di levigato e arioso
rock melodico, edificato sui “sacri” insegnamenti di Journey, Survivor, REO Speedwagon e Bad English.
“
Magic moments” appare così un altro buon disco di
AOR “classico”, in cui le orditure
keyboard-oriented del suono alimentano un
songwriting certamente molto “confortevole” e tuttavia privo di quel guizzo espressivo che distingue la gradevolezza dall’entusiasmo.
Sarà forse l’eccessiva linearità del programma o più semplicemente la reiterazione a volte vagamente “scolastica” dell’invincibile formula, ma l’albo scorre lusingando i sensi senza irretirli in maniera definitiva, nonostante tecnica e ispirazione appaiano complessivamente all’altezza della blasonata scuola nordica del settore.
In tale contesto, sono la sbarazzina “
Still alive”, le
sciccherie Journey-
esche “
Don’t walk away” e “
I never meant to hurt you”, la suggestiva "
Magic moment” e poi ancora la crepuscolare “
Just leave me”, la contagiosa “
Bring back the night” (ospite ai cori
Anette Olzon), l’avvolgente “
Cutting like a knife” e la ballata conclusiva “
All I need is to hold you” (con una sentita interpretazione di
Blom) a riservare le sensazioni più intense, rivelate attraverso elegiaci e illanguidenti
déjà-vu.
“
Magic moments” è un’opera che definirei di efficace e competente “routine adulta” … sarà sufficiente ad appagare le fameliche esigenze degli
chic-rockers?
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