Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2020
Durata:37 min.
Etichetta:Sepulchral Productions

Tracklist

  1. POLARIS
  2. SOMBRE HéRITAGE
  3. NATURE SOUILLéE
  4. DéCHéANCE
  5. DISSIDENCE
  6. TéNèBRES

Line up

  • Exu: guitars, bass, vocals
  • Silencer: drums
  • Molag-Venn: vocals

Voto medio utenti

La label canadese Sepulchral Productions mette a segno un altro ottimo colpo e, contemporaneamente al debut album di Serment, licenzia il disco d'esordio dei québecois Sombre Héritage (eredità oscura) "Alpha Ursae Minoris".
I nostri però non sono propriamente dei novellini: il cuore della band è costituito dal bassista/chitarrista/cantante Exu (al secolo Maxime Michaud) e dal drummer Silencer (Vincent Trépanier), entrambi membri della black metal band canadese Hak-Ed Damm, con l'aggiunta di Molag-Venn dietro il microfono.

Con il progetto Sombre Héritage il trio si stacca dalle tematiche "canoniche" della band di provenienza (satanismo, guerra, anti-cristianesimo, morte), facendo della natura il centro delle proprie liriche.
Anche musicalmente, pur rimanendo saldamente ancorata al black metal, la band aggiunge passaggi melodici e malinconici, variazioni di tempo e differenti registri vocali che li avvicinano decisamente più a gruppi quali Winterfylleth o Glaciation piuttosto che a Marduk e simili.
La ricercatezza delle soluzioni trovate si palesa anche nella lunghezza e nella complessità dei brani (tutti -ad eccezione di "Déchéance"- sopra i 5 minuti di durata) oltre che nella stesura dei riff, che risultano sempre selvaggi ma con una singolare capacità di ammaliare durante l'ascolto.

Interessanti anche i duetti tra le backing vocals di Exu -spesso su registri puliti ed evocativi come canti rituali - e lo screaming acido e graffiante di Molag-Venn (ascoltare l'opener "Polaris" o "Déchéance" per averne una testimonianza).
Non vi sono momenti di stanca nè passaggi a vuoto in "Alpha Ursae Minoris", tutto è calibrato per mantenere vivo l'interesse facendo dell'ascolto una continua scoperta delle piccole ma significative differenze che la band riversa in ogni brano: dalle ritmiche black più canoniche di "Dissidence" passando per le strutture e le sonorità che strizzano l'occhio al post-black di "Nature Souillée".

Eccellente infine -per i miei gusti - il lavoro fatto dallo studio Manutension in fase di produzione che tira fuori dai solchi un suono potente, preciso ma non artificioso e posticcio.
Se amate il nichilismo e l'oscurità del metallo nero ma -come il sottoscritto- vi affascinano le venature melodiche e decadenti non vi farete sicuramente sfuggire "Alpha Ursae Minoris".
D'altronde abbiamo un disperato bisogno di buona musica....

Sombre Héritage - "Alpha Ursae Minoris"(full album)




Recensione a cura di Alessandro Zaina

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