I Neptunian Maximalism più che una band si definiscono come una comunità di musicisti la cui lineup varia nel tempo ed oggi fanno il loro debutto con "Éons", un'opera certamente ambiziosa ed esoterica nella accezione più pura del termine che ha trovato appoggio dalla I, Voidhanger Records, etichetta che certo non ha paura di sporcarsi le mani proponendo e promuovendo band al di fuori degli schemi e talvolta difficili da catalogare.
Il debutto dei NN è un triplo cd che propone due ore di quello che la band definisce come "Opera Drone", ovvero una musica quasi interamente strumentale e dominata dal ritmo dettato dalle percussioni che vanno a creare un mantra basato sulla ciclicità dei riff e su cui vengono innestati strumenti come il sassofono, chitarre, tastiere ed effettistiche varie: il risultato è una musica quasi tribale nel suo incedere e che richiama culture e terre a noi lontane con un mood di fondo oscuro e dalle reminescenze jazzate e completamente libera dalla forma canzone come normalmente intendiamo. Tuttavia l'aria che si respira è greve e opprimente, e l'uso del sax pur spezzando la cupezza e l'oscurità della musica dei Neptunian Maximalism non fa altro che sottolineare il senso di disagio che sta alla base di "Éons", un'opera che ammalia con il fluire ripetitivo ed ipnotico ma che repelle e respinge per le emozioni cupe che riesce a ricreare. Questo disco riesce a riportare alla luce la nostra natura più primitiva ed atavica, in un rituale tribale in cui l'ascoltatore si riscopre nudo, impotente e impaurito dinnanzi alla natura che lo circonda e riprova quell'antico senso di terrore dinnanzi alle arcane ed ignote forze e misteri che ne scandiscono l'esistenza.
Personalmente trovo difficile esprimere una valuazione numerica per un'opera di questo genere: "Éons" è certamente un disco dall'indubbia originalità, ma è anche un viaggio dentro di sè ed a ritroso nella storia dell'umanità che certamente non è adatto a tutti gli ascoltatori ed in cui probabilmente ben pochi avranno l'ardore di cimentarsi. Più che un album, un'esperienza mistica.