"Northwind embrace me, as I face the horizon...". È questa l'accorata esortazione che da' inizio al quinto album dei Falconer di Stefan Weinerhall, un disco che aspettavo ormai da quasi un anno: la notizia del ritorno del singer Mathias Blad nei ranghi della band aveva suscitato nel sottoscritto la proverbiale 'acquolina in bocca', soprattutto alla luce dei due recenti album dei Falconer, che si erano rivelati tanto banali quanto anonimi.
Sono sufficienti pochi ascolti di 'Northwind' per rendersi conto di quello che Blad riesce a dare allo stile della band: una voce stupenda ed originale, un'interpretazione teatrale ed elegante che permette alle canzoni dei Falconer di splendere di una nuova ed intensa luce. I nuovi brani composti da Weinerhall sono in linea con quanto proposto dalla band nei precedenti quattro dischi, un Power Metal molto orecchiabile e veloce caratterizzato da un discreto gusto melodico ed una grande vitalità, ma la modesta personalità delle composizioni necessita di una voce fuori dal comune, una voce che Blad dimostra di possedere e di saper usare alla grande nelle quattordici canzoni di "Northwind".
E così, tra brani dinamici ("Spirit of the Hawk", "Blinded" e la bellissima "Catch the Shadows"), composizioni folk-oriented (come "Legend and the Lore" e "Himmel så trind") e mid-tempo assai catchy ("Tower of the Queen", "Home of the Knave" e "Waltz with the Dead"), i Falconer dimostrano di essere una delle realtà più convincenti della scena Power Metal europea.
"Northwind" è un eccellente come-back, capace di far dimenticare ai fan della band svedese i mezzi passi falsi dell'era Göbel, forse la migliore uscita di questo genere del 2006. Bentornati!
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