Non molto tempo fa, in occasione della recensione alla compilation "Empire Of Thunder", avevo avuto l'occasione di ritrovare alcuni "vecchi compagni di viaggio" e tra questi proprio quei Tytan che aprivano la raccolta con la loro "Cold Bitch", tratta dal loro album, postumo, "Rough Justice".
Un disco che gia era stato ristampato su CD, nel 2004 sempre dalla Majestic Rock, che ora in questa nuova edizione lo arricchisce di quattro bonus tracks (risalenti a delle sessions del 1982 al BBC Friday Rock Show) e sopratutto di un DVD che vede (con resa audio e video poco più che amatoriali ma tutto sommato apprezzabili, in una formazione a due chitarre e sopratutto con due brani inediti in scaletta) i Tytan ripresi in concerto nel 1982 a Londra.
Formati da due ex Angel Witch, il bassista Kevin Riddles ed il batterista Dave Dufort, erano fronteggiati dal cantante Kal Swan, e a loro si affiancarono diversi chitarristi, tra i quali Stevie Gibbs e Steve Mann, e vi avevano trovato spazio altri due batteristi, Les Binks (ex Judas Priest, che ha suonato su "Rough Justice") ed anche il ben noto Simon Wright (tra gli altri con Dio, AC/DC, UFO).
I Tytan sono "tipici" esponenti della NWOBHM, offrendo comunque maggiori punti di contatto con gruppi come Demon, Praying Mantis e Tygers Of Pan Tang che con gli Iron Maiden o i Saxon. Il gruppo ha però quel tocco di classe in più che viene a galla subito grazie a quel gioiellino NWOBHM di "Blind Men & Fools", una straordinaria prova vocale di Kal Swan e di Steve Gibbs alla chitarra. Le successiva "Money For Love" e "Women on the Frontline" hanno invece un taglio più Hard Rock, con dei refrain ammiccanti alla Def Leppard. Con "Cold Bitch" i Tytan ritornano su sentieri più ruvidi, un percorso sul quale insistono con "Ballad of Edward Case", dove a sorpresa ti piazzano però un estemporaneo break caratterizzato da chorus da birreria. La componente epica dei Tytan, quella promessa da una copertina con tanto di guerriero armato di scure, emerge invece su "Rude Awakening", brano maestoso ed epico come quelli che tanto riescono bene a R.J. Dio. Una prima parte del disco eccezionale e non gli è da meno la seconda metà, con una "The Watcher" dai toni nuovamente epici con Gibbs in grande spolvero e sopratutto con "Sadman" (che segue all'Hard Rock melodico di "Far Cry"), una canzone allo stesso delicata e sofferta, interpretata alla grande da un camaleontico Kal Swan. Sulle rullate di Les Binks irrompe poi la vivace "Forever Gone", seguita a ruota dall'altrettanto frizzante "Don’t Play Their Way" che ci porta alla conclusiva e corale "Far Side of Destiny".
Già, l'altra faccia del destino, ed uno migliore lo avrebbero certo meritato i Tytan invece di un album postumo!!
Un recupero dovuto...
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