Copertina 6

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2020
Durata:35 min.
Etichetta:Pure Steel Records

Tracklist

  1. ONE OF US
  2. AT THE MOUNTAIN OF MADNESS
  3. HERE I AM
  4. CRYSTAL TEARS
  5. THE MAN OF THE CROWD
  6. ROOM 101
  7. THE RECKONING
  8. THE YOUNG MAN

Line up

  • Daniel Tillberg: bass
  • Zakarias Wikner: drums
  • Björn Rosenblad: guitars
  • Johan Jonasson: guitars
  • Marcus S. Olkerud: vocals

Voto medio utenti

Come spesso accade quando si ha a che fare con lo stratificato mondo del metallo, dobbiamo capire chi abbiamo davanti per riuscire ad inquadrare una proposta musicale. Dai demo registrati col Fisherprice in cantina, ai palchi delle mega arene (sigh) la comunità metallica suona, registra e si riunisce con diversi scopi. Dal nerd che fa tutto in camerata per soddisfazione (onanismo?) personale, al gruppo tecnicamente avanzato che vuole creare qualcosa di artisticamente elevato, al gruppo di amici che suona insieme per divertimento ed incide brani da poter poi suonare live facendo un po’ di baccano.
Gli Starblind appartengono sicuramente a quest’ultima corrente.

Attivi dal 2013 ed oggi al quarto album, gli svedesi trovano piacere nel proporre il loro metal che più classico non si può e…che più Maiden non si può! Se cercate originalità nella loro proposta siete fuori strada ma se provate a buttare nel lettore Black Bubbling Ooze a cuor leggero, così, per farvi compagnia, scoprirete che non è affatto male e gli Starblind ci sanno fare. Li ho ascoltati abbastanza spesso in questa estate “alternativa” mentre andavo a correre oppure a passeggio col cane e mi hanno tenuto compagnia in modo assolutamente piacevole.
Tecnicamente preparati e con una registrazione professionale, questi ragazzi ci fanno ascoltare 35 minuti di metallo maideniano nella costruzione, nei suoni, nelle armonizzazioni, nei cliché e possiamo anche andare ad individuare il periodo della Vergine Di Ferro ripreso più spesso in questo disco: 90/93 e 2000. Le linee di basso in evidenza, le melodie di chitarra, il tipo di costruzione delle canzoni mi hanno riportato più volte a No Prayer e Brave. Attenzione, non siamo di fronte ad una band tipo i Blazon Stone che ricalcano pedissequamente l’operato dei Running Wild, ma per gli Starblind i Maiden sono certamente un faro e più di un’ispirazione.
Durante l’ascolto di "Black Bubbling Ooze” scatterete probabilmente in piedi col dito alzato dicendo: “ehi, ma quel riff lo hanno copiato da X! Ehi ma quello stacco e paro paro a quello di Y!”. Se tutto ciò vi dà fastidio, lasciate perdere. Se invece volete compagnia mentre siete al PC, mentre viaggiate in macchina, se gradite insomma un sottofondo metallico, melodico, cantereccio che non sia troppo impegnativo, beh, gli Starblind sono davvero adatti. Senza parlare dei tantissimi maideniani delusi che qui potrebbero trovare un sorriso. Artisticamente nulli ma musicalmente godibili e… se loro si divertono così, fanno proprio bene!


Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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