Come spesso accade quando si ha a che fare con lo stratificato mondo del metallo, dobbiamo capire chi abbiamo davanti per riuscire ad inquadrare una proposta musicale. Dai demo registrati col Fisherprice in cantina, ai palchi delle mega arene (sigh) la comunità metallica suona, registra e si riunisce con diversi scopi. Dal nerd che fa tutto in camerata per soddisfazione (onanismo?) personale, al gruppo tecnicamente avanzato che vuole creare qualcosa di artisticamente elevato, al gruppo di amici che suona insieme per divertimento ed incide brani da poter poi suonare live facendo un po’ di baccano.
Gli
Starblind appartengono sicuramente a quest’ultima corrente.
Attivi dal 2013 ed oggi al quarto album, gli svedesi trovano piacere nel proporre il loro metal che più classico non si può e…che più
Maiden non si può! Se cercate originalità nella loro proposta siete fuori strada ma se provate a buttare nel lettore
Black Bubbling Ooze a cuor leggero, così, per farvi compagnia, scoprirete che non è affatto male e gli
Starblind ci sanno fare. Li ho ascoltati abbastanza spesso in questa estate “alternativa” mentre andavo a correre oppure a passeggio col cane e mi hanno tenuto compagnia in modo assolutamente piacevole.
Tecnicamente preparati e con una registrazione professionale, questi ragazzi ci fanno ascoltare 35 minuti di metallo maideniano nella costruzione, nei suoni, nelle armonizzazioni, nei cliché e possiamo anche andare ad individuare il periodo della Vergine Di Ferro ripreso più spesso in questo disco: 90/93 e 2000. Le linee di basso in evidenza, le melodie di chitarra, il tipo di costruzione delle canzoni mi hanno riportato più volte a
No Prayer e
Brave. Attenzione, non siamo di fronte ad una band tipo i
Blazon Stone che ricalcano pedissequamente l’operato dei
Running Wild, ma per gli
Starblind i
Maiden sono certamente un faro e più di un’ispirazione.
Durante l’ascolto di "
Black Bubbling Ooze” scatterete probabilmente in piedi col dito alzato dicendo: “ehi, ma quel riff lo hanno copiato da X! Ehi ma quello stacco e paro paro a quello di Y!”. Se tutto ciò vi dà fastidio, lasciate perdere. Se invece volete compagnia mentre siete al PC, mentre viaggiate in macchina, se gradite insomma un sottofondo metallico, melodico, cantereccio che non sia troppo impegnativo, beh, gli
Starblind sono davvero adatti. Senza parlare dei tantissimi maideniani delusi che qui potrebbero trovare un sorriso. Artisticamente nulli ma musicalmente godibili e… se loro si divertono così, fanno proprio bene!
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