A
Simon Collins la definizione di '
figlio di' è sempre stata stretta. D'altro canto, essere il figlio di Phil Collins e fare musica è un po' una involontaria condanna, ma anche un modo per accedere ad un business che, in qualche modo, ti concede qualche uscio aperto in più... Ciò non toglie che Simon si sia guadagnato ogni centimetro del suo percorso, sia con gli stupendi
Sound of Contact (band presumibilmente conclusa, ma che vi consiglio caldamente di recuperare), sia con la sua carriera solista, che approda oggi al quarto capitolo.
"
Becoming Human" è la naturale evoluzione dei precedenti albums, laddove il buon Simon esplora un territorio in qualche modo a cavallo tra il prog rock, le suggestioni elettroniche (ben presenti) e un pop sofisticato e raffinato. La voce di Simon somiglierebbe paurosamente a quella del babbo, se non fosse che Collins ha l'accortezza di scegliere interpretazioni più sussurrate e falsetti o registri bassi, proprio per sfuggire all'ovvio ed inevitabile paragone. E questo dischetto riesce a fornire un'oretta di buona musica, piacevole e prodotta benissimo, che vi consiglio di pre-ascoltare prima dell'acquisto, visto che questo elettro-pop-rock-prog merita sicuramente un pubblico ricettivo. Al netto di questo, "Becoming Human" testimonia ancora una volta della bontà del 'prodotto' Simon Collins. Io, nel frattempo, in un angolino del mio cuoricino, tengo ancora le dita incrociate per i Sound of Contact...
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