Yesterday... ieri...
A dir la verità la storia di questa canzone, alla quale sono particolarmente legato, risale a ben 22 anni fa, visto che faceva parte dell'album d'esordio dei Grave Digger, "Heavy Metal Breakdown", uscito nel lontano 1984. Un'opera di recupero ampiamente meritata e dovuta. E sono addirittura due le versioni di questa sofferta ed energica ballad, dato che in apertura troviamo quella che, ovviamente adeguata nei suoni, si riallaccia apertamente all'originale, mentre la chiusura del MCD è affidata al suo arrangiamento orchestrale, con anche i Grave Digger che finiscono per accodarsi a questo trend.
Nel mezzo l'inedito "The Reapers Dance", un brano roccioso e dirompente nel tipico stile della formazione tedesca e la cover di "No Quarter", una sfida ardua affrontata con coraggio e cercando di mantenerne lo spirito psichelico, grazie ad un sorprendente Boltendahl. In questo caso non si tratta però di un inedito, dato che questo pezzo era incluso su un tribute album dedicato ai Led Zeppelin, intitolato "The Music Remains the Same" ed uscito qualche anno fa proprio per la Locomotive Records.
Ed infatti, questo MCD (che nella sua versione definita verrà accompagnato da un DVD contenente il concerto dei Grave Digger al Rock Machina Festival del 2001) sigilla l'inizio della collaborazione tra i Grave Digger e l'etichetta spagnola, che ad inizio del prossimo anno curerà l'uscita di "Liberty or Death", il nuovo studio album per Boltendahl e soci.
Nell'attesa...
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