Copertina 8

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2020
Durata:45 min.
Etichetta:Century Media Records

Tracklist

  1. COSMIC CHASM (INTRO)
  2. ILLUSIVE DIVINITY
  3. CONGREGATION OF FLESH
  4. SYNTHETIC IMPULSE
  5. TOMBS OF CHAOS
  6. ENSHRINED IN AGONY
  7. DISSECTASY
  8. TORTUROUS WAYS TO OBLITERATION
  9. ETERNAL HATRED
  10. UNFURLING THE CASKET
  11. STENCH OF PARADISE BURNING (DISINCARNATE COVER)

Line up

Non disponibile

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Gli Skeletal Remains, che da quasi 10 anni ci allietano con il loro Death Metal violento e Old Skull, sono arrivati finalmente al quarto album, dopo il bellissimo Devouring Mortality di due anni fa. Quello di due anni fa è stato anche il disco “del salto di qualità” possiamo dire, visto e considerato che gli ha permesso di firmare un contratto discografico con la tedesca Century Media, rendendoli così una delle nuove band estreme di punta nel panorama mondiale. Per gli Skeletal Remains questo disco è anche la presentazione della nuova lineup, totalmente stravolta dal disco precedente: l’unico che si è “salvato” ed è rimasto a bordo della propria nave è Chris Monroy, cantante/chitarrista e fondatore. Mike De La O è tornato nella formazione dopo la sua brevissima militanza nel gruppo nel 2011 in veste di secondo chitarrista. Al basso troviamo Noah Young, che aveva già suonato negli Warbringer e in altri gruppi. Invece il rapporto degli Skeletal Remains con la batteria è da sempre conflittuale: ne hanno cambiati 5 in meno di 10 anni, in questo disco troviamo, in veste di turnista, Charles Koryn, batterista di altri 353 gruppi. La meravigiosa copertina è stata disegnata (come quella del disco precedente) da l'immarcescibile Dan Seagrave, che con i suoi ghirigori, mostracchi e vermetti accompagna molti dei dischi death metal più iconici.
Illuse Divinity ci presenta una band informissima, senza se e senza ma: non si sente affatto la mancanza della vecchia lineup, sia livello ritmico che solistico. Realmente devastante, tecnica, precisissima e in una certa misura anche fantasiosa e originale. Gli Skeletal Remains riconfermano tutto quel che hanno predicato fino a questo momento: morte, violenza e distruzione! Tornando seri, questo disco è veramente un ottimo album, piena incarnazione del death metal “dei nostri giorni”. Una canzone veramente belle che voglio segnalare è la semi-title track, ovvero “Tomb Of Chaos”, l’ultima del “lato A”. Trovo questa canzone la perfetta sintesi di quello che sono e sono stati gli Skeletal Remains in questi 10 lunghi anni di attività e travagli. La perfetta sintesi anche di quello che il death metal può essere, senza cadere in mille clichè e senza risultare stantio, statico e ripetitivo.
The Entombment of Chaos si conclude con una meravigliosa cover di una canzone tratta dal l’unico disco della sfortunata band di James Murphy: i Disincarnate. Dreams of the Carrion Kind è sicuramente uno di quei classici minori dalla copertina orrenda che ogni amante del death metal dovrebbe conoscere. Gli Skeletal Remains riescono a far sembrare loro quella stupenda canzone di 27 anni fa.

Grandi Skeletal Remains, vi auguro un futuro marcio e putrido, all’insegna della morte della putrefazione!
Recensione a cura di Carlo Masoni

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