Hackett, Steve - Selling England By The Pound & Spectral Mornings: Live At Hammersmith

Copertina SV

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2020
Durata:127 min.
Etichetta:InsideOut Music

Tracklist

  1. INTRO
  2. EVERY DAY
  3. UNDER THE EYE OF THE SUN
  4. FALLEN WALLS AND PEDESTALS
  5. BEASTS IN OUR TIME
  6. THE VIRGIN AND THE GYPSY
  7. TIGERMOTH
  8. SPECTRAL MORNINGS
  9. THE RED FLOWER OF TAI CHI BLOOMS EVERYWHERE
  10. CLOCKS - THE ANGEL OF MONS
  11. DANCING WITH THE MOONLIT KNIGHT
  12. I KNOW WHAT I LIKE
  13. FIRTH OF FIFTH
  14. MORE FOOL ME
  15. THE BATTLE OF EPPING FOREST
  16. AFTER THE ORDEAL
  17. THE CINEMA SHOW
  18. AISLE OF PLENTY
  19. DEJA VU
  20. DANCE ON A VOLCANO
  21. LOS ENDOS

Line up

  • Steve Hackett: guitar, vocals
  • Roger King: keyboards
  • Nad Sylvan: vocals, tambourine
  • Craig Blundell: drums, percussion, vocals
  • Rob Townsend: saxophone, woodwind, percussion, vocals, keyboards, bass pedals,
  • Jonas Reingold: bass, variax, twelve string, vocals

Voto medio utenti

Il tour di Steve Hackett passò anche da Mantova nel 2019, e io c’ero in Piazza Sordello ad ascoltare per intero due apici della discografia del chitarrista, l’immortale “Selling England By The Pound” e il sottovalutato "Spectral Mornings”, suo terzo lavoro solista.

E forse è proprio la resa di “Spectral Mornings” a impressionare maggiormente in questo live album, un po’ perché - mi ripeto volutamente - è un lavoro estremamente sottovalutato e secondo solo al classicissimo “Voyage Of The Acolyte”, e un po’ perché, diciamocelo, i capisaldi di “Selling England By The Pound” il buon Steve Hackett ce li propina ormai da parecchi anni (in particolare “Dancing With The Moonlit Knight”, “Firth Of Fifth” e “The Cinema Show”) in salse non così dissimili tra loro.

Quindi, cogliete l’occasione per riscoprire meravigliose gemme progressive come “Every Day”, “The Virgin And The Gypsy”, “Tigermoth” o la stessa “Spectral Mornings”, rese in maniera impeccabile da una line-up rinnovata (in cui spicca per classe l’arcinoto Jonas Reingold dei The Flower Kings) e guidata dall’immancabile Roger King.

Ad maiora.

Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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