Sarebbe 6,5, in ogni caso molto inferiore all'eclettismo dell'ottimo "Temple of shadows". Più che sufficiente, perché comunque è un disco dignitoso di power "tecnico" con ottimi spunti chitarristici, ma non sarà certo ricordato per i suoi "classici" (le sole "So near so far", con i suoi richiami etnici, e "Ego painted gray" per l'originalità, si staccano un po' dal "discreto").