Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2020
Durata:34 min.
Etichetta:Nebulae Artifacta

Tracklist

  1. THE BATTLE
  2. THE BATTLE II
  3. DAWN
  4. DUSK

Line up

  • AEF: vocals, guitars, synthesizers
  • JR: bass
  • AW: percussion, programming

Voto medio utenti

Oltre quindici anni fa, in formato cassetta, usciva "The Battle Of VOSAD", opera prima, e finora unica, degli americani Boreal.
Dopo tutto questo tempo, forte di una nuova, ed accattivante, veste grafica e di un processo di ri registrazione, il lavoro torna sul mercato discografico, in edizione CD, grazie alla intraprendenza della Nebulae Artifacta che ci fornisce l'occasione di ascoltare un'opera molto interessante, sebbene di non semplice classificazione.
"The Battle Of VOSAD", infatti, ha un taglio quasi da colonna sonora, qui e la ho pensato ai Summoning sebbene si sia molto distanti da quelle sonorità, e ci racconta, per mezzo di un ambient black metal dilatato nei tempi e nello spazio, le sofferenze interiori di AEF, il leader del gruppo, ed il suo fortissimo legame con la natura della zona nord est del pacifico americano.
Fin qui, nulla di troppo originale penserete, considerando la miriade di gruppi che si cimenta in proposte dalle "premesse" simili.
Tuttavia, l'album riesce a distinguersi dalla massa, nonostante la sua età, grazie alle melodie ed al suo carattere "mansueto" (diciamo d'atmosfera) che, però, non rinuncia anche all'asprezza del metallo nero ed a quella sensazione di freddo che, in profondità, permea tutti e quattro i lunghi brani che lo compongono.
"The Battle Of VOSAD" non è un "vero" album di black metal, ma più che altro un lavoro di sensazioni umorali, con una sua precisa identità e con una serie di soluzioni armoniche tutt'altro che scontate o prevedibili che lo rendono complesso, affascinante, non lineare ma anche, come già detto, aspro e selvaggio.
Proprio questa sua intima natura selvatica è, a mio parere, l'anima di un album ben congegnato, ricco di arrangiamenti di classe e sorretto da una produzione che rende piena giustizia sia agli strumenti sia alle distantissime urla di AEF che riesce ad esprimere tutto il suo disagio senza farcelo davvero pesare come potrebbe, invece, fare una persona disperata.
In mezzo a tanti artisti fotocopia, ritengo che Boreal meriti la vostra attenzione perché il suo mix di sapori diversi e diverse influenze sarà in grado di regalare soddisfazioni ed una mezz'ora abbondante di ottima musica da gustare davanti al camino acceso mentre fuori piove.
O nevica, se siete fortunati.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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