Dalla
Caligari Records giunge l’omonimo EP degli statunitensi
The Passing, quattordici minuti per sette canzoni sette che uniscono punk e death metal condita da una attitudine volutamente sopra le righe.
I brani sono schegge che restano abbondantemente sotto i due minuti e mezzo di durata (spesso poco più di uno) con eccezione della sesta traccia
“Buried and forgotten/In its grip” che si avvicina ai quattro, facendo a gara fra loro per esser i più sporchi e grezzi del lotto.
Sotto certi aspetti ricordano le sonorità degli svedesi
Anti-Cimex per come macinano riff senza pause, con l’immancabile utilizzo del d-beat che non può mai mancare in chi si cimenta con queste sonorità, vedi ad esempi l’opener “
Condemned”.
L’idea che mi son fatto durante l’ascolto è quella di una band che si è parecchio divertita in una jam session sfrenata, senza aver pretese di esser presi troppo sul serio o voler esser tramandati ai posteri, in cui la componente principale è quella di alzare il volume dei propri amplificatori al massimo e bere qualcosa di forte fra una canzone e l’altra.
Divertenti perché
“The Passing” dura l’intervallo fra i due tempi di una partita, oltre non farebbe lo stesso effetto.
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