Copertina 7

Info

Anno di uscita:2020
Durata:47 min.
Etichetta:Metal Blade Records

Tracklist

  1. MISLED OBEDIENCE
  2. PHANTOM GRAVES
  3. TEMPLE OF ALL
  4. LUX IN TENEBRIS
  5. BE NONE THE WISER
  6. RETHINK
  7. PSYCHOCISION
  8. CONTAMINATION
  9. THE ELIMINATOR
  10. SEVEN LIVES
  11. A CYCLE'S END
  12. URGENT

Line up

  • Frank Thoms: guitars , vocals
  • René Schütz: guitars
  • Olli Fechner: drums
  • Frank Kimpel: bass

Voto medio utenti

È quantomeno curioso che una band dopo 34 anni di carriera e 11 album, decida di intitolare il dodicesimo con il nome della stessa band.
Gli Accu§er sono una di quelle band di Thrash tedesco nate nella seconda metà degli anni 80 sulla scia dei “Big 4” teutonici, ma che per un motivo o per un altro (copertine abominevoli in primis) non sono mai ricordate tra gli alfieri del genere.
Come dicevo qualche riga fa, è curioso che dopo tanti anni e tanti dischi una band dia il proprio nome ad un ennesimo disco, le ipotesi sono due e molto semplici:
non avevano idee e hanno optato per questa soluzione così semplicistica, oppure hanno deciso che questo è il disco che meglio rappresentava la loro carriera.
Credo che per dei professionisti seri la prima possibilità sia proprio da scartare, invece, anche musicalmente, ha molto più senso la seconda.

"Accu§er" infatti è un disco decisamente valido, vario e fresco.
Valido perchè, da tradizione thrash, è pieno di riff semplici ma che si stampano subito in testa, seguiti da ritmiche a motosega, assoli lancinanti ma conditi con delle belle melodie. Devo essere sincero, per molti aspetti mi ricordano i Testament, tra queste melodie intelligenti, e c’è pure una semi-ballad potente e struggente (Be None The Wiser) a coronare il tutto. Canzoni veramente degne di nota non mancano, “Phantom Graves”, “Psychocision” e “Lux in Tenebris” sono veramente degli inni rivolti a quel che il thrash è stato 30/35 anni fa e a quello che il thrash potrà essere nei prossimi anni. Poi c’è “The Eliminator”, un totale tributo alle band americane che senza dubbio li hanno formati musicalmente: la canzone parte con una rivisitazione del riff di “Lesson In Violence”. Il testo inizia con “Killing is My business and business is fine”, si susseguono frasi come “Kill 'em all let God sort 'em out”, “Hand me the contract I've got no remorse” e così via. In sostanza 3 minuti che fanno tornare sul serio a 35 anni fa, ma in realtà niente di più.

Il disco è lungo, quasi 50 minuti, qualche passaggio un po’ ridondante ogni tanto si sente, ma non compromette la validità di “Accu§er” (che per la cronaca ha un suono fantastico). Se ami il thrash un paio di volte questo disco lo devi ascoltare, headbanging garantito.

Recensione a cura di Carlo Masoni

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