Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2020
Durata:36 min.
Etichetta:Agonia Records

Tracklist

  1. MY KINGDOM DONE
  2. HELLFIRE RAIN
  3. AEONS OF DEATH
  4. THE THIN DARKNESS
  5. WE STAND AS ONE
  6. VICTORIOUS
  7. SLIPPING APART
  8. CALESCENT PUNISHMENT

Line up

  • Martin Schulman: bass
  • Ronnie Bergerstål: drums
  • Johan Haglund: guitars
  • Eki Kumpulainen: guitars
  • Christofer Säterdal: vocals

Voto medio utenti

Ecco qui un altro bel disco di death metal svedese, la cara vecchia scuola che non tradisce mai.
Su, non fate quelle facce di paziente comprensione e fastidio perché non mi voglio confermare alle mode strafighe tutta immagine, manovrate da computer e con il look giusto che il metal del nuovo corso ci vuole propinare.
Io non ho bisogno del tatuaggio comprato da mammina o la pettinatura modello “leccata di mucca” con l’aria finto imbronciata, perché devono vedere che sono arrabbiato le teenager.
No, io voglio gli omaccioni bruttissimi, veramente incazzati e che pestano come fabbri ferrai ed in più con in dotazione l’ugola da scarico del water!!
Difatti dopo i Lik ecco trattare i conterranei Demonical, che avevo già recensito il precedente album “Chaos Manifesto” del 2018 in un’altra vita scribacchinistica.
Cambio di cantante nel 2019 con l’arrivo di Christofer Säterdal, ma la sostanza non cambia o quasi.
Perché qui abbiamo delle belle bordate di buon death metal svedese come se piovesse fatte di riffing a zanzarina possenti, ritmiche spaccaossa, rallentamenti soffocanti e solos melodici, perché uno zinzinino di melodia è la regola in questo genere.
Ma non è tutto, oltre a brani distruttivi come l’opener “My kingdom done”, “The thin darkness” e la conclusiva “Calescent punishment”, abbiamo mid tempo pesanti e anthemici come “Aeons of death” e “Victorious”.
Però c’è un brano che mi ha fatto sobbalzare il cuore in gola, ovvero “Slipping apart”; qui si parla di metallo epico con una voce pulita enfatica, piena di pathos che sembra omaggiare il grande R.J. Dio e non sto scherzando!
Questo brano pesca dalle atmosfere care al grande singer americano per poi ecco arrivare il vocione possente nel chorus; un brano che mette insieme due scuole ed è un sentito omaggio a questo grande e compianto artista scomparso troppo presto.
Che dire se non fatelo vostro? Se avete fame di metal estremo e rimpiangete formazioni come i cari vecchi Entombed, questi svedesi fanno sicuramente per voi, prosit!

Recensione a cura di Matteo Mapelli

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