Altro giro a Mexico City e dintorni, questa volta grazie all’uscita del secondo album degli
Infesticide dal titolo
“Envenoming wounds” per
Blood Harvest, label questa che già ha pubblicato l’esordio degli
In Obscurity Revealed, gruppo con cui condivide la prestazione del chitarrista
Isais Speedblosky e del bassista
Fabrizio.
“Envenoming wounds” sono trenta minuti di death metal fine anni 80, quando ancora il genere non era finemente codificato come oggi e dove non mancavano spruzzate/sfuriate impazzite derivate dal thrash e dello speed. Facile quindi riconoscere nel sound del terzetto messicano elementi “rubati” a
Death e
Morbid Angel così come ai teutonici
Kreator (specie nel cantato) con l’obiettivo di creare musica veloce, sporca e, soprattutto, molto aggressiva.
Ed è proprio quest’ultima componente a farsi notare durante l’ascolto e ad attirare l’attenzione nei confronti degli Infesticide, unica eccezione la breve strumentale acustica
“Acid lava” che virtualmente divide l’album in due parti. Altra cosa che si capisce durante l’ascolto è che la band ha bandito qualsiasi tipo di variazione sul tema, giocandosi tutte le carte in mano alla voce “energia” senza lesinare di spargere sudore sui propri strumenti.
Se questo è quello che cercate in una band, allora potete a tirare fuori dall’armadio il vostro completo fatto di borchie, pelle e catene perché i messicani fanno al caso vostro.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?