Molto di quello che c’era da dire è già stato detto nel 2017 con la
prima recensione di questo
“From Spirits And Ghosts”, ristampato oggi in versione “extra-large” da
earMUSIC. Tralasciando le poco interessanti bonus track (brani già editi in altra lingua e/o con ospiti) e il piacevole ma non essenziale live a corredo datato 2019, l’album natalizio di
Tarja rimane ancora oggi uno dei miei preferiti.
La verità - un po’ scomoda a dire il vero - è che il merito non è tanto della famosa cantante finlandese, quanto del più defilato autore di tutti gli arrangiamenti, il compositore
Jim Dooley, che è stato in grado con il suo apporto di rivoluzionare i più famosi classici natalizi, spesso gioiosi al limite dello stucchevole, e trasformarli in nenie a tratti inquietanti, ma una volta tanto originali, che hanno nella scrittura cinematografica di Danny Elfman e di Hans Zimmer la loro principale fonte di ispirazione.
A scanso di equivoci, non è che
Tarja non ci metta del suo, anzi, è assolutamente capace di fare la differenza in brani come
“Deck The Halls” o
“What Child Is This”, grazie alla sua interpretazione unica e comunque caratteristica, ma sempre di “interpretazione” si tratta. Qui a spiccare è soprattutto la musica, e penso che sia giusto riconoscerlo.
Non me ne voglia
Tarja…
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