Per molti, ma non per tutti... anzi, per i cultori, ma non per tutti. Dopo sette anni di silenzio, ritornano i Die Verannten Kinder Evas e lo fanno in maniera senz'altro ispirata e ben calibrata. La band del mastermind Richard Lederer, già mente dei Summoning, è sicuramente un qualcosa di affascinante, ma devo ammettere che proprio non è per tutti. 'Dusk And Void Became Alive' è un lungo viaggio tra atmosfere gotiche ed umide, piene di asperità e di lande desolate, ove il senso di smarrimento è una costate... proprio come questa sera, in cui la nebbia, densa e soffocante, cinge cose e forme. Melodie dal sapore medievale (alcuni passaggi particolarmente epici ricordano proprio i Summoning - che volete farci, la mente è sempre la stessa!) e canti dall'andamento quasi gregoriano (ottime le litanie della singer greca Christina e le parti dello stesso Richard), o meglio ecclesiastico, sono la costante di questo supporto ottico, ove un eccellente piano spesso traccia la linea guida, in perfetto stile classicheggiante. Espressivo ed etereo, 'Dusk And Void Became Alive' è un grande ritorno sulle scene, degno di nota e degno del massimo rispetto, anche se per molti sarà di difficile digestione. Un viaggio attraverso la tranquillità condita da un sempre sottile senso di disagio è quello che vi aspetta, una volta entrati a far parte di questo circolo di emozioni. Sperando di non aspettare altri sette anni per un ulteriore album.
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