Un "semplice" demo che la
Purity Through Fire rilascerà in formato cassetta e CD entro fine gennaio.
Eppure, senza ombra di dubbio,
"1337" sarà nella mia top 10 di fine anno.
Perchè?
Molto facile rispondere.
Le emozioni che questi cinquanta minuti di musica riescono a veicolare attraverso un suono grezzo, violentissimo, gonfio di passione ed epicità, sono merce talmente rara che, quando si riesce ad entrarne in contatto, diventa impossibile farne a meno.
Così come è impossibile non esaltarsi per le spettacolari melodie che i
Vermineux ci regalano in un album nel quale si racconta la prima fase della guerra dei Cento Anni e nel quale si viene letteralmente scaraventati indietro nel tempo come se un magico incantesimo fosse stato capace di riportarci tra i cavalieri, le pestilenze e le guerre medievali di una giovane Europa ancora allo stato embrionale.
Bret "Spectre" Tardiff, già membro dei grandi Minenwerfer, è artista unico.
Il californiano in
"1337" riesce a trasformare la rabbia del Black Metal, le suggestioni dell'Ambient, e la bieca maestosità dell'Epic in una colata, furiosa e affascinante, di note che ti prendono allo stomaco, ti fanno scorrere brividi lungo la schiena, ti accecano con i fumi delle battaglie e ti fanno esaltare per il loro epos drammatico e maestoso.
Non importa che la registrazione sia,
volutamente, lo-fi.
Non importa se la tecnica strumentale non sia di primo livello.
Quello che conta in un lavoro come questo è, solo e soltanto, il suo animo indomito e fiero, il suo spirito orgoglioso, la sua straripante ricchezza emotiva, il perfetto equilibrio tra gli arpeggi delicati e la distruzione dello spietato riffing.
Quello che davvero importa, dunque, sta tutto in una sola parola che ho usato più in alto e che travalica ogni altra considerazione: la parola Emozione.
"1337" è un album che emoziona ad ogni inflessione folk (non è un caso la cover dei Sol Invictus), ad ogni urlo selvaggio e triste, ad ogni battagliera melodia.
La sua atmosfera, completamente fuori dal tempo, è purissima emozione.
Guardate bene l'Artwork.
Ascoltate bene ogni singolo brano.
Immergetevi in questo viaggio a ritroso nel tempo.
Godete di quella che altro non è se non Arte estrema.
Non potrete restarne delusi se nella musica cercate spontaneità e nera purezza.
Capolavoro. E non lo dico spesso.
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