Copertina 7,5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2021
Durata:50 min.
Etichetta:Napalm Records

Tracklist

  1. ON THE BLUE DANUBE
  2. GODS OF WAR
  3. LOVE YOU TO DEATH
  4. MAGIC
  5. DARKNESS WITHIN
  6. A.E.I.O.U.
  7. VIRIBUS UNITIS
  8. GOLDEN DAWN
  9. MADE OF METAL (CYBERPUNK JOSEPH)
  10. BATTLE ROYALE
  11. LEGENDS NEVER DIE
  12. HABEN SIE WIEN SCHON BEI NACHT GESEHN

Line up

  • Herbert Glos: bass
  • Frederic Brünner: drums
  • Andreas Poppernitsch: guitars
  • Siegfried "The Dragonslayer" Samer: vocals (lead)
  • Simon Saito: guitars
  • Manuel Hartleb: keyboards

Voto medio utenti

Nella mia ormai quasi ventennale carriera da recensore, mi è capitato di scrivere di tutto e di parlare dei dischi più strani, ma ecco, un concept album su Francesco Giuseppe e l'impero austro-ungarico devo ammettere che mi mancava proprio!

Benvenuti al quarto album degli austriaci (ma và?) Dragony, che (posso dire finalmente?) abbandonano spade, maghi, draghi de foco e mutandoni in pelle di gnu, e si tuffano nella storia del proprio paese, per tirar fuori un album, finalmente, bello e convincente.

Disclaimer: in "Viribus Unitis" il confine tra il pomposo e il pacchiano sarà spesso molto, molto, molto, molto sottile, per cui, uomo avvisato mezzo salvato... Pronti? Via!

Si parte a schiaffo con una epica versione del bel Danubio Blu, di papà Strauss, e già il pacchianometro si impenna, ma è proprio l'atmosfera giusta per questo album, che subito dopo piazza una bellissima "Gods of War": power metal teutonico, con qualche virata verso gli Hammerfall nei ritornelloni epici, ma tanta, tanta botta a sostenere un pezzo scritto bene, finalmente. E, per fortuna, non è l'unico: "Love you to Death" è un gran mid-tempo epico e poweroso, "Magic" letteralmente vola sulle ali di uno speed-power super positivo e ispirante, che tanto mi ricorda i nostri migliori Trick or Treat. C'è molto altro, e per dovere di cronaca vi devo riportare momenti in cui il pacchianometro proprio rischia di rompersi; colpa, quasi sempre, di tastiere un pò troppo alte nel mix, e con dei suoni trombettosi troppo anni '80, ma qui vale il Disclaimer fatto all'inizio, per cui la cosa potrebbe fare il gioco dell'album! Pochi cali di tensione, per un album che esalta e convince; da "A.E.I.O.U." (leggere il bel testo per scoprire il significato del titolo) ad una title track di nuovo speedy e gloriosa, da una "Made of Metal" eletta canzone preferita dal Graz (ti pare poco?), alla potente "Battle Royale" fino a concludere in lingua madre con un brano, "Haben Sie Wien schon bei Nacht geseh’n", che è la cover di un famoso pezzo del 1985 del cantautore austriaco Rainhard Fendrich... lo volevi più austriaco di così, sto disco?

In conclusione, "Viribus Unitis" è, al netto delle cose dette in precedenza, un discone. Potente, suonato da dio (un plauso all'enorme lavoro di Frederic Brünner alla batteria ed ai solos di chitarra, davvero travolgenti), cori in latino, prodotto moooolto bene, c'è pure lo zampino di quel re mida di Tommy Johansson... A questo punto è solo questione di gusti, ma io fossi in voi non me lo farei scappare. Pacchianamente superbo.

Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.