Copertina 7

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2008
Durata:54 min.
Etichetta:Limb

Tracklist

  1. ETERNAL DAMNATION
  2. MY WINTER SUN
  3. GET ME OUT
  4. HOLD MY HAND
  5. A SECRET ONCE FORGOTTEN
  6. GOODBYE
  7. SPRING OF LIFE
  8. CAN YOU HEAR ME
  9. FOR I HAVE SINNED
  10. TO YOU SAIL TONIGHT
  11. SUICIDE NOTE

Line up

  • George - Vocals
  • Stefanos - Keyboards
  • Miguel - Bass
  • Andreas - Drums
  • Harris - Guitar

Voto medio utenti

Prima volta in vita mia, se la memoria non mi inganna, che vengo a conoscenza di una band proveniente da Cipro, per la precisione dalla sua capitale Nicosia!
Bene, ora il metal veramente, come il mirto Zedda Piras (pubblicità non più occulta, adesso la legge ha stabilito che si può fare), non ha più confini.

Dopo le mie squilibrate elucubrazioni geografico/legali, passiamo a questi Winter's Verge che giungono al loro secondo album dopo il loro esordio di due anni fa, proponendo un power prog metal, molto power e poco prog, e peraltro anche di ottima fattura.
Ovviamente non parliamo di proposta personale, di spiccata maturità o di carisma assoluto dei ragazzi ciprioti in questione, ma senza dubbio hanno indovinato la cosa più difficile, ovvero fare un disco composto da canzoni più che godibili, suonate bene, con belle linee melodiche e che possano rimanere facilmente in testa senza scadere in canzoncine dei cartoni animati da cristina d'avena (rigorosamente scritto in minuscolo).

L'omonima title track, posta come opener, chiarisce subito al meglio le intenzioni dei Winter's Verge che richiamano alla mente acts come Vanishing Point, i giapponesi Masterpiece (ma senza la componente becera dei nipponici) ed ovviamente i compagni di etichetta Pagan's Mind, pur senza possederne l'abilità tecnica e con meno velleità prog.
Molto importante l'uso della tastiera, i ritmi sono mediamente allegri e vivaci ma senza la vecchia doppia cassa stile elicottero per tutta la durata del disco (ma possiamo ascoltarla sulla frenetica e più ordinaria "Get Me Out"), piuttosto i numerosi e raffinati assoli, sia chitarristici che tastieristici, accompagnano spesso ed in maniera egregia la buona voce di George, certo non un virtuoso delle corde vocali ma che riesce a svolgere il proprio compito dignitosamente, anche se penalizzato da una produzione sì all'altezza qualitativamente ma troppo "centrale" sulla sua voce.

La delicata "Hold My Hand", la cadenzata e raffinata "Goodbye", la già citata titletrack e la rabbiosa "For I Have Sinned", insieme al concitato finale di "To You I Sail Tonight" contribuiscono ad accrescere il valore di un disco che non sarà ricordato negli annali ma che in un periodo di buio e di vuoto pneumatico per il power metal è più che il benvenuto. Decisamente promossi, evviva Cipro, evviva la libertà.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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