Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:52 min.
Etichetta:El Puerto Records
Distribuzione:Soulfood

Tracklist

  1. SAME OL’ SONG
  2. STANDING ON TOP
  3. EARLY LIGHT OF DAY
  4. 40 YEARS
  5. THE HAMMER OF THE GODS
  6. FREE TO BE
  7. I CAN’T WAIT
  8. STONE COLD SOBER
  9. CALL IT LOVE
  10. WALL OF SOUND
  11. FAREWELL TO KINGS

Line up

  • Frank Pané: guitars
  • Jack Meille: vocals
  • Berci Hirleman: drums
  • Ernesto Ghezzi: keyboards
  • Rico Bowen: bass

Voto medio utenti

La mia ammirazione per Jacopo ‘Jack’ Meille come cantante ha origini lontane (Mantra), e ritrovarlo tra i principali artefici della “seconda giovinezza” dei Tygers Of Pan Tang, uno dei miei (tanti) “amori giovanili", non ha fatto altro che accrescere la stima nei suoi confronti.
Sostituire, dietro il microfono dei Sainted Sinners, David Reece, un altro campione della fonazione modulata internazionale, arricchisce ulteriormente un curriculum di prestigio e ci porta direttamente all’ascolto di “Unlocked & reloaded” con la rassicurazione che almeno dal punto di vista vocale l’albo non evidenzierà debolezze.
La sua prova, in effetti, è ancora una volta davvero pregevole, e se vi piace l’hard-rock “classico”, siete fans di Led Zeppelin, Whitesnake, Rainbow, Dio, e avete pure apprezzato, per esempio, quanto prodotto in tempi recenti da Adrian Vandenberg (MoonKings e solista), non mi lascerei sfuggire l’occasione di trascorrere una cinquantina di minuti in gradevole compagnia di un crogiolo sonoro vitale e coinvolgente, nonostante il suo evidente retaggio stilistico.
Al risultato contribuiscono fattivamente la chitarra fremente di Frank Pané, un’altra garanzia per chi conosce il gruppo e le sue prestazioni nei Bonfire, lo storico batterista dei Sainted Sinners Berci Hirleman e i nuovi ingressi Ernesto Ghezzi (Eros Ramazotti, Gotthard) e Rico Bowen (Paul McCartney, Madonna), del tutto inseriti all’interno di un meccanismo compositivo completamente esente dall’effetto parodia.
Same ol’ song”, fin dal titolo, è una sorta di “manifesto” dei contenuti di “Unlocked & reloaded”: non inventando nulla, la band impregna di feeling e d’intelligenza una trama armonica ammaliante e lo stesso si può affermare della successiva “Standing on top”, impreziosita da un riff magnetico e da un refrain ancora più contagioso.
La gemma “Early light of day” risplende per la sontuosa melodia adulta e se gli spettri del Dirigibile e dell’Arcobaleno diventano maggiormente tangibili in “40 years”, il tutto viene gestito con classe innata, la medesima che ritroviamo nel crescendo visionario di “The hammer of the gods”, una “roba” da far invidia ai migliori Kingdom Come.
Si prosegue con il groove denso di “Free to be” e il romanticismo non stucchevole di “I can’t wait”, mentre “Stone cold sober” pulsa di ardente hard n’ blues dalle brillanti sfumature Porpora e “Call it love” punta nuovamente su una linea melodica avvincente per espugnare i sensi dell’astante.
Divertimento e voluttà R’n’R alimentano “Wall of sound”, in contrasto con la scarica di emozione evocativa procurata da “Farewell to kings”, splendida conclusione di un programma che riesuma la magia del passato intridendola della necessaria tensione espressiva … amanti del genere, fatevi sotto!
Recensione a cura di Marco Aimasso

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