Copertina 7

Info

Anno di uscita:2005
Durata:55 min.
Etichetta:Parole

Tracklist

  1. ST. MICHAEL
  2. HEAVEN´S MAP
  3. OCEAN
  4. THE LOVERS
  5. 4
  6. SWANLIKE
  7. THE KNIFE
  8. CHAINS AROUND MY HEART AGAIN
  9. CONCORDIA
  10. HER VIOLENCE

Line up

  • Jaanu Peuhu: vocals, guitars
  • Riku Kuukka: guitars
  • Jani Marjoniemi: bass, vocals
  • Reko Aho: drums

Voto medio utenti

Gli Iconcrash di "Nude" mi vengono presentati come un gruppo dalle sonorità al limite del pop, che in Finlandia ha già ampiamente sfondato le classifiche arrivando anche ad occupare il primo posto. Il corpulento mastermind Jaanu Peuhu, dalle sembianze vagamente simili a quelle di un certo Timo Tolkki, si è occupato in generale della stesura dei brani e della loro realizzazione, spaziando dai sintetizzatori alla voce. Sulla musica proposta dal gruppo nordico purtroppo ho ben poco da dire, non essendo propriamente il mio genere: il loro rock molto leggerino, sempre ai confini con il pop più raffinato, si mescola con l'elettronica minimale degli anni ottanta per dare vita a canzoni malinconiche, rilassanti, quasi rassicuranti. Che di commercialità non hanno neanche l'ombra visto che, singolo a parte, sfiorano quasi tutte i sei minuti superando in un episodio addirittura i nove. Basta vedere "The Knife", potenziale successone da radio, dilatata da un dolce intermezzo centrale che ne cancella il semplice appeal per promuoverla a canzone più intimistica. Discorso diverso per la già citata "The Lovers", che non vorrei definire 'alla HIM' pur non potendo ignorare il tiro più rockeggiante che Jaanu sembra aver studiato per quello che è stato il suo primo vero e proprio successo. La non banalità di "Nude" risalta in tutta la sua franchezza in episodi rarefatti come "4", che recupera un certo tipo di elettronica ripresa qualche anno fa anche dai The Gathering con lo storico "If-Then-Else". Beat ripetitivi, lievi effetti che appaiono e scompaiono e sintetizzatori minimali sono gli ingredienti di questo esperimento che non si può certo dire mal riuscito. Forse la voce un pò immatura di Jaanu è poco adatta ad accompagnare composizioni di questo carattere, ma il ragazzo ha poco più di vent'anni e si farà. Con un pò di lucidità in più gli Iconcrash riusciranno a costruirsi una vera e propria identità, che li permetta di farsi notare in un circolo affollato anche da Cure, Joy Division e altri nomi di questo calibro.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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