Ennesimo bell'album di hard rock sanguigno e verace da parte di
Ricky Warwick, che personalmente ho idolatrato nei
The Almighty, quando Sbranf era un pischello metallaro e andava giù di testa per quella gran bella band...
Ricky è sempre rimasto sinonimo di qualità e onestà artistica, e questo "
When Life was Hard and Fast" dimostra la coerenza di un artista che evidentemente ama quello che fa, e che scrive senza compromessi.
11 tracce per circa 40 minuti, in cui le coordinate sono quasi sempre settate su un hard rock muscoloso, grezzo nel senso buono del termine, dove si predilige la botta e l'energia alla leccata di produzione; immaginate, se non lo avete mai sentito, una sorta di Brian Adams ma più incazzato, un figlio di Springsteen a cui piace la musica zozza, insomma un bel concentrato di melodia e 'palle'.
La voce ruvida di Ricky funziona ancora alla grande e penso a tracce come la title track, la americaneggiante "
I don't feel at home", o il dolce duetto di "
Time don't seem to matter", dove Ricky canta con la figlia.
Insomma, un album per guidare on the road, per rifiatare un po' da questa vita del cacchio e ricordarsi che, a volte, una buona canzone può ancora fare la magia.
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