Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2006
Durata:55 min.
Etichetta:Escape
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. PRISONER
  2. PERFECT DAY
  3. SOUL COLLECTOR
  4. LEFT ON THE OUTSIDE
  5. SUNSET RIDER
  6. NO RETURN
  7. BATTLEFIELD
  8. LINE ON FIRE
  9. PROMISED LAND
  10. LION
  11. MIDNIGHT TRAIN
  12. CLOSE

Line up

  • Werner Schweizer: vocals
  • Roger Kaufmann: guitar
  • Sven Sieber: bass
  • Danny Zimmerman: drums

Voto medio utenti

A conferma del carattere assolutamente “cosmopolita” dell’hard rock, ecco giungere direttamente dal piccolo Liechtenstein, i Lovechild, una formazione dedita ad un heavy rock che combina sapientemente grinta e melodia sulla scia di Steelheart, early Bon Jovi, Dokken e Ronnie James Dio, con un pizzico di Winger nell’impasto.
Prodotti da Tommy Vetterli (Coroner, Kreator) e masterizzati da Mikka Jussila ai noti Finnvox Studios, i quattro di Vaduz sfornano una dozzina di composizioni non originalissime e forse ancora un po’ “ingenue”, ma è innegabile che la stoffa c’è e si sente, così come molto efficace ed espressiva appare la voce stentorea del front-man Werner Schweizer dalle coloriture Dio-esque ed esplosiva la sei-corde di Roger Kaufmann, eccellente riffeur e più che valido solista.
Titoli primari del dischetto per struttura e capacità traente sono sicuramente “Soul collector”, serrata e vulcanica, “Left on the outside”, dalla bella costruzione melodica, “Sunset rider” e “No return”, profumate di tipico hard yankee anni ’80, “Line on fire”, dal taglio maggiormente class metal e “Midnight train”, con il suo irresistibile andamento cadenzato, ma anche i restanti brani non sono particolarmente deficitarii, semplicemente la formula “power & melody” si ripete senza particolari variazioni o picchi significativi, rendendo l’album nel suo complesso leggermente ripetitivo.
C’è comunque di che sperare, viste le potenzialità, la caratura della band dal punto di vista esecutivo e il fatto che “Soul collector” è il debutto assoluto dei Lovechild nel mercato che conta.
Se fossi avvezzo a questo tipo di cose e ci fosse una lotteria specifica per le future “sensations” dell’hard ‘n’ heavy, io qualche soldino su questi ragazzi lo punterei.
Pur non sottovalutando questo primo buon lavoro per i Vs. eventuali acquisti, il mio modesto consiglio è di seguire con attenzione la “crescita” di questo nostro “fanciullo” … la sua fase “adulta” potrebbe riservare bellissime sorprese!
Recensione a cura di Marco Aimasso

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