Tornano regolari e puntuali come un orologio svizzero i gemelli russi
Morbius e
Vilhelm con la loro creatura più conosciuta e meglio riuscita (li ritroviamo all’opera, infatti, anche con i
Second To Sun, che a discapito di un monicker spaziale, fanno del terreno raw black metal, e con gli
Ultar, autori di un più canonico post-black metal) e così allo scoccare del secondo anno dall’uscita precedente, eccoli qui proporci il nuovo album.
‘Rotten Garden’ è la quarta fatica per il duo proveniente da Krasnoyarsk e c’è da dire subito che non è niente male … Avevo conosciuto i
Grima con il loro secondo album
‘Tales Of Enchanted Woods’ che ci presentava una band dedita ad un ottimo black metal atmosferico con brevi inserti folk. Anche il seguente
‘Will Of The Primordial’ viaggiava sulle stesse coordinate stilistiche, mentre, ciò che salta subito all’orecchio in questo nuovo ‘giardino marcio’ è un incremento della velocità e della furia esecutiva ( a tal proposito
‘Mourning Comes At The Sunset’ è un bell’esempio) senza comunque mai dimenticare un buon gusto melodico in fase di scrittura (i violini di
‘At The Foot Of Red Mountains’ trovano il mio totale plauso). Quello che mancava nelle uscite precedenti era senz'altro un brano simbolo che potesse far saltare dalla sedia durante l’ascolto e che marcasse indelebilmente l’album, diciamo insomma che mancava una sorta di ‘hit’ in salsa estrema … e questa volta i
Grima hanno saputo sopperire anche a questa mancanza forgiando una title track che è un vero capolavoro metal, 10’ di ‘montagne russe emozionali’ cui sarà impossibile non abbandonarsi totalmente lasciandosi trascinare via in balia delle emozioni. Sono sicuro che ognuno di voi saprà trovare un parte migliore delle altre in questo piccolo capolavoro di canzone, perché tanti e tali sono i cambi di atmosfera che non si potrà rimanere passivi di fronte a cotanta bellezza … una volta ascoltato un tale capolavoro avrete senz'altro la tentazione di giudicare tutto il resto 'al ribasso', non fosse altro che l’ album ‘vero’, termina con la meno interessante delle sei canzoni proposte (intermezzo acustico
‘Old Oak’ a parte) ovvero
‘Grom’ . Per la chiusura definitiva dell’album troviamo la riproposizione della title track del debut album
‘Devotion To Lord’ che ho sinceramente apprezzato, anche se rimango sempre convinto della superiorità delle registrazioni originali … Se non conoscete la band, vi suggerisco di iniziare con questo
‘Rotten Garden’, il loro disco più eterogeneo, completo e maturo in 8 anni di carriera… Bravi
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