Copertina SV

Info

Anno di uscita:2006
Durata:63 min.
Etichetta:Eibon
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. POWER OUTAGE TAPESTRIES
  2. POLICE REPORTS AND MARKET SUMMARIES
  3. OVERBLOWN BREAKFAST MAGIC
  4. IN THE MACHINE SHOP
  5. NAILS, TRIMMED AND CLEAN
  6. HOUSE OF BIRDS
  7. THE SOUND OF ONE MILLION LIVES ENDING
  8. SWALLOW THOUGHTS WHOLE
  9. CRYSTAL SPARROW
  10. EPILOGUE

Line up

  • Brandon Elkins: keyboards
  • Hunter Osgood: keyboards

Voto medio utenti

Il progetto A Crown Of Light nasce dall’unione delle forze da parte di due progetti solisti, ovvero di Brandon Elkins e Hunter Osgood, i quali oltre ad unire le proprie energie, cedono anche parte dei loro moniker par dare vita a questo progetto (A Crown Of Amaranth + Conversation About The Light = A Crown Of Light).
Il risultato è ancora una volta Black/Dark Ambient, concreto, oscuro, a tratti glaciale, ricco di textures scarnificate, industriali, dove i drones riverberano dal profondo di abissi disperati.
Interessante è anche il concept, in quanto ogni traccia è un pezzo della storia di Espin, un tale che ha perso il lavoro e che per riempire le sue giornate inizia una sorta di percorso che a tratti è allucinante ed alienante. Proprio come la musica di questo “The Clearing”.
Il suono è decisamente freddo, inquietante, con rumorismi insopportabili nel loro stridore, e gesti che, apparentemente, sembrano normali, ma che qui assumono una dimensione terrificante, come il fluire dell’acqua, oppure il clic di una macchina fotografica impazzita.
Questo disco non è facile, e ciò non è dovuto solo alla “materia” di cui è composto, ma anche al fatto che cela molte chiavi di lettura che si disvelano solo ascolto dopo ascolto. Il quadro che se ne ha, ad ascolto compito, è un quadro livido, dai toni metallescenti ma foschi, disegnato con colori freddi, riproducente solidi amorfi, privi di forma, similarmente ad una psiche mutevole, informe, deviata.
Ancora una volta si dovrà dare fondo a tutto il proprio self control per ascoltare il disco fino in fondo, e più ci offriremo al suo gelido abbraccio, più esso penetrerà nel nostro intimo, tra le pieghe della nostra coscienza, infettando come un virus il nostro equilibrio. L’uscita dal tunnel ci vedrà sconfitti o vincitori, senza vie mezzane, di certo cambiati, e forse non ci piacerà quel che vedremo di noi stessi.
Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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