Copertina 8

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2006
Durata:50 min.
Etichetta:Armageddon
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. HIGHLAND HILLS
  2. A BLACKENED SHIELD
  3. THE EMBER DEID (PART II)
  4. EVOKE THE DEMON
  5. FORTH-CLYDE
  6. RAMBLE (INSTRUMENTAL)
  7. DAWNING TEMPEST
  8. THE DISTANT CALL
  9. ON TORRID SAND
  10. THE IXTH LEGION
  11. FAREWELL

Line up

  • Marcus: bass
  • Marcel: guitars, vocals
  • Lars: drums
  • Arkadius: vocals, guitars, keyboards

Voto medio utenti

E' sempre bello constatare il fatto che un gruppo, dopo anni di tentativi e magari anche di insuccessi, sia finalmente riuscito a trovare la quadratura del suo cerchio. I tedeschi Suidakra sono stati sempre per me un oggetto quasi misterioso... autori di discreti album, ma mai capaci di spiccare il salto definitivo, con il loro death melodico sporcato di folk a tratti un po' immaturo. Sentivo che mancava qualcosa per completare questa miscela e renderla esplosiva, ma mi sbagliavo! In realtà il genere è questo, e va bene così: quello che mancava era la semplice ispirazione, la stessa ricercata dal sommo Omero quando diceva "cantami o Diva", cercando nella Musa la scintilla che potesse superare l'empasse iniziale dell'artista.

Una delle nove sorelle deve aver ascoltato Arkadius, e avergli trasmesso la storia giusta da accoppiare alla musica dei suoi Suidakra. Caledonia è l'antico nome della Scozia, e i Pitti la tribù guerriera che diede numerosi problemi all'imperatore Adriano e al suo celebre Vallo. Quanto questa epopea sia un pretesto non mi è dato di saperlo, ma l'argomento sul tema battagliero si adatta perfettamente alla musica spesso veloce e aggressiva del combo teutonico. Ma l'aspetto che in questo caso fa veramente la differenza è il sapiente inserimento delle parti folkeggianti che crea un tutto senza soluzione di continuità. Anche quando si tratta di tracce acustiche separate, sembra di leggere un libro e trovarsi davanti un capitolo di riconciliazione dopo una furiosa battaglia. Chi ha masticato qualche libro fantasy capirà di cosa sto parlando! E in questo caso sono proprio le parti sono proprio queste parti le migliori dell'album, con alcune melodie arpeggiate dalle chitarre di pregevole fattura, come nel finale dell'ultima traccia che fa scendere una lacrimuccia riportando alla mente il Mortiis del periodo medieval ambient.
Peccato che - ed è questa la cosa che impedisce ai Suidakra di ambire al massimo - spesso esca la natura ruffiana delle composizioni, verrebbe da dire in stile death melodico da Century Media. Con quei giri un pò plasticosi e i ritornelli di voce pulita alla MTV, che tolgono parte del pathos creato invece dalle parti più intense e coinvolgenti. In ogni caso, secondo il mio modesto parere, "Caledonia" diventa il nuovo punto più alto mai raggiunto dalla band tedesca!
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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