Copertina 8

Info

Anno di uscita:2021
Durata:62 min.
Etichetta:Scarlet Records

Tracklist

  1. MISSION N°773
  2. LANDING ON AXTRADEL
  3. THE INVASION
  4. ESCAPE TO BLUE PLANET
  5. SOLAR WIND
  6. LIFE CREATORS
  7. THE BLUE DAWN
  8. SANDS OF YAZUKIA
  9. FLAGS OF VICTORY
  10. THE SUPREME BEING

Line up

  • Gabriele Ciaccia: keyboards
  • Gigi Andreone: bass
  • Gianmaria Saddi: guitars
  • Marco Lazzarini: drums
  • Gianbattista “Jan” Manenti: vocals

Voto medio utenti

Bentornati Odd Dimension! Seguo la band dai tempi del loro secondo demo, che ebbi modo di recensire su queste pagine nel lontano 2009 (vado a memoria), e ben otto anni separano questo nuovo "The Blue Dawn" dal precedente e bellissimo "The Last Embrace to Humanity". La line-up si è stabilizzata, con l'ingresso di Gianbattista “Jan” Manenti alla (bellissima) voce e Marco Lazzarini (Secret Sphere, tra gli altri) dietro le pelli.

Il risultato è un album davvero stupefacente. "The Blue Dawn" è un concept sci-fi narrato con perizia, attraverso una storia che ha tanti personaggi, e che si avvale delle voci di Roberto Tiranti, Aileen ed Eliana Parodi, oltre a quella di Jan.

La storia, molto Ayreon-esca, è adagiata su dieci tracce varie, complesse, dalla quota strumentale altissima, in cui si è fatto un lavoro di cesello in fase di arrangiamento, senza tralasciare nessun tipo di emozioni: dal power/prog esplosivo di "Landing on Axtradel", alla potenza di "The Invasion", dalla delicatezza in punta di pianoforte di "Solar Wind" ad una title track che definire multisfaccettata è un eufemismo, giù giù per ogni traccia di questo cd, che, come raramente mi è accaduto negli ultimi tempi, è un vero e proprio viaggio sonoro, in grado (se glielo concedi) di portarti a spasso nel cosmo per un'oretta, grazie al sapiente lavoro di una band ritornata in gran forma, musicisti eccelsi e belle canzoni, cosa che ahinoi diventa sempre più rara.

C'è anche la tastiera di Derek Sherinian ad impreziosire le tracce di "The Blue Dawn", ma agli Odd Dimension del 2021 non serve davvero nessun endorsement esterno. L'album è solido, piacevolmente complicato, prodotto benissimo, e vale ogni centesimo di quello che costa. Fatelo vostro.

Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 13 feb 2022 alle 17:17

Ascoltato colpevolmente solo adesso...mamma mia che Discone!!!! Un piacere per le orecchie dall'inizio alla fine, fresco, ispirato, mai banale e con un vocalist che, in certi frangenti, mi ha ricordato addirittura "Sir" Russell Allen! Da avere assolutamente!

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