Quando ho scelto quest’album degli americani (di San José per la precisione)
Sociaclast tra le
centinaia tra cui attingere ogni mese, mi aspettavo di essere spazzato via da una esplosione nucleare
a base di grindcore primordiale, rozzo, ignorante e senza compromessi ... Invece? Invece il debut
album del terzetto americano è un mezzo fiasco, come quei “bomboni” di capodanno che dopo
colori, fumi e scintille si concludono con un botto tipo petardo o poco più ... una delusione cocente
che mi ha fatto alquanto rammaricare per il tempo perso ... insomma uno vuole tranquillamente
devastarsi i padiglioni auricolari con del sano grind e si ritrova di fronte a un ibrido di grind (poco) e
death metal a metà strada tra i rallentamenti sulfurei di
Incantation e compagnia, e un certo death
tecnico, ma non ipercevellotico, a la
Malevolent Creation ... purtroppo i nomo citati sono lontani anni
luce dalla (non) qualità dei pezzi qui citati e alla fine di questi rapidissimi 15 brani resta solo la totale
insoddisfazione per quello che poteva essere e che invece non è stato. Forse sono stato un po’ troppo
severo con la band, in fondo è solo il loro debut, ma in un genere ben codificato e standardizzato come il
grind, quando vengono a mancare assi portanti come violenza e “ignoranza nucleare” resta ben poco da
salvare ... Delusione cocente
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?