Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2008
Durata:22 min.
Etichetta:Relapse
Distribuzione:Power It Up

Tracklist

  1. MISLEADING INNUENDOS
  2. REDEMPTION MELTDOWN
  3. THE HAND THAT STRANGLES
  4. BLACK HOLES
  5. LIKE YESTERDAY
  6. SELF-TRAITOR
  7. EVERYONE IS ROBBING THE DEAD
  8. SLAVE
  9. CHARLATAN
  10. MY FAILURES (JUST LIKE YESTERDAY)

Line up

  • LENG TCH'E
  • Serge Kasongo: vocals
  • Jan Hallaert: guitars
  • Nicolas Malfeyt: bass
  • Tony Van Den Eynde: drums
  • FUCK THE FACTS
  • Topon Das: guitars, samples, glockenspiel
  • Mel Mongeon: vocals
  • Mathieu Vilandrè: drums, guitars
  • Marc Bourgon: bass

Voto medio utenti

Non sono mai stato un grande appassionato di split cd, ma devo dire che questo che mi accingo a recensire fa eccezione: lo ammetto, ho da sempre un debole per i belgi Leng Tch'e, ed il cambio di cantante avvenuto qualche mese fa, con Serge Kasongo a subentrare al posto dello storico Boris, non è esattamente una di quelle cose che si affrontano a cuor leggero e che fanno dormire sonni tranquilli a qualsiasi band. Tantopiù che il cantanto sguaiato e growloso di Boris era uno degli elementi distintivi del gruppo; ovvio quindi che la curiosità di sentire il nuovo arrivato fosse palpabile. I quattro pezzi che i Leng Tch'e ci presentano proseguono il processo di "degrindizzazione" che si è visto negli ultimi due album in studio, con sempre maggiore spazio al death metal ed al groove che però, grazie a Dio, non sconfina mai in territori strettamente deathcore o metalcore. La voce di Kasongo è un buon scream/growl, adatto alla proposta, ma francamente piuttosto anonimo. I pezzi sono piacevoli, decisamente meno estremi rispetto al passato, e di certo non rappresentano l'apice della band. Aspettiamo fiduciosi il nuovo full length.
Ci pensa il lato dei Fuck The Facts a far pendere l'ago della bilancia verso il grind, anche se per dovere di cronaca va sottolineato come la qualità audio sia decisamente peggiore rispetto ai pezzi dei Leng Tch'e! Una registrazione così approssimativa e grossolana, degna di un buon demo casalingo, non è ammissibile a questi livelli, ma fortunatamente per chi ascolta non compromette di molto la fruizione del disco. Le tracce sono più aggressive rispetto alle prime quattro, anche se i Fuck The Facts non pensano solo a picchiare forte e a dispensare blast-beats a destra e a manca, ma si divertono ad intermezzare le canzoni con stacchi e parti più ragionate e talvolta melodiche.
Un pugno di song a testa non sono certo sufficienti per trarre delle conclusioni, ci limitiamo quindi a caldeggiare l'acquisto dello split solamente alla schiera di die hard fans che vogliono avere nella propria discografia anche i peli del culo del bassista dei loro beniamini. Per il resto, Fuck The Facts e Leng Tch'e sono attesi alla prova del full length.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.