Gli ingredienti della ricetta per suonare death metal old school sono quasi sempre gli stessi, e gira e rigira non è che puoi cucinare qualcosa di diverso e inaspettato.
Capita però che ogni tanto arrivino da recensire band come i qui presenti
Coffin Mulch – da Glasgow, Scozia – che riescono a stupire con l’uscita di un lavoro proveniente direttamente dal 1990 o dal 1991 che possiede tutti gli elementi per piacere (e tanto) a chi naviga in queste sonorità.
Senza girarci troppo intorno, il quartetto scozzese ha preso come base l’immortale proposta degli
Autopsy, ci ha aggiunto una buona dose di
Nihilist con le sue sonorità intrise di Boss HM-2, ha miscelato il tutto con energia, passione, entusiasmo, giusto un pizzico di morboso fascino melodico et voilà!
“Septic funeral” è servito, col suo caldo, inebriante, fetido miasma che riporta ai bei vecchi tempi andati trascorsi nella profanazione di tombe vetuste e dimenticate e serate passate col tapetrading.
Con le sue ritmiche accattivanti e quelle vibrazioni che penetrano fino alle ossa.
“Septic funeral” non è uno di quei lavori scopiazzati che - seppur molti sian ben fatti - durano il tempo di un paio di ascolti, ma è uno di quegli album che ti fanno venir voglia di premere ancora il tasto play. E poi una volta in più.
I
Coffin Mulch non potevano chiedere oltre al loro debutto, e spero che continuino su questa strada anche negli anni a venire perché c’è sempre bisogno di tenere alto lo stendardo del death metal.
Da supportare. Versione su cassetta disponibile presso la
Caligari Records, quella su vinile esce per
Redefining Darkness Records.
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