Il 12 febbraio 2021 la
Metal Blade Records ha pubblicato le ristampe dei primi tre lavori dei
Sacred Reich e noi di Metal.it potevamo secondo voi non cogliere la palla al balzo per poter parlare di questo trittico meraviglioso? Ma ovviamente no cari lettori, quindi andiamo con ordine e partiamo con il debutto
“Ignorance”, uscito originariamente nel lontano 13 ottobre del 1987.
I
Sacred Reich per chi non lo sapesse, sono una delle tante band uscite dopo l’esplosione del Thrash Metal in America e sono autori di alcuni lavori fondamentali per chiunque ami il genere: non avranno la fama e la popolarità dei gruppi più blasonati, ma la musica non teme alcun confronto.
Riascoltare a tanti anni di distanza
“Ignorance” mi fa rendere conto del capolavoro che pubblicò il quartetto dell’Arizona: queste canzoni non sono invecchiate di un solo secondo e anzi, rappresentano un’importante lezione per tutte le giovani leve che vogliono fare questo genere.
Le dieci canzoni qui presenti hanno una struttura diretta e senza tanti fronzoli, ritmiche frenetiche a rotta di collo nel quale è impossibile sottrarsi ad un headbanging sfrenato con queste ritmiche sempre vivaci che alternano i classici tupa tupa del genere a parti più cadenzate, ci sono i classici assoli cafoni tipici degli ‘80s, un riffing solido e roccioso nel quale però la linea melodica è sempre presente e accattivante, ed un cantante che declama con convinzione i testi di natura politica e sociale che sono tra i più belli e profondi del genere.
"Victim of Demise",
"Rest In Peace",
"Sacred Reich" e tutto il resto della scaletta scorrono via con potenza ed efficacia, esaltando con i ritornelli e le ripartenze ritmiche made in
Slayer in quella che è una ricetta solo all’apparenza semplice.
Una Thrash Metal band dall’attitudine quasi Hardcore Punk che è stata tra le band della sponda Metal che ha avvicinato le due scene che seppur parenti, sono sempre state rivali, specialmente nei primi anni.
Qui si sta parlando di una ristampa utile e fedele all’originale: a parte la coerente aggiunta della versione di
“Ignorance” presente sulla raccolta
“Metal Massacre VIII”, non ci sono altri inutili orpelli e meno male aggiungo io visto che non se ne può più di demo varie ed eventuali, mix alternativi improponibili o una sfilza di live solo per allungare il brodo magari messi nello stesso supporto giusto per risparmiare.
Concludo questa recensione dicendo che se il Thrash Metal è il vostro pane quotidiano questo album non può assolutamente mancare nella vostra collezione e rincaro la dose dicendo che se siete amanti dell’Hardcore Punk (specialmente quello californiano), del Punk più squisitamente anarchico o politicamente e socialmente impegnato, ma pure del Metalcore (genere quest’ultimo che è figlioccio anche del Thrash Metal), con questo lavoro (ma pure con i suoi due successori!) vi porterete a casa un piccolo classico dimenticato.
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