Pochissime informazioni sugli
Stitchfork. Sono olandesi, di Den Haag, al debutto con questo EP di quattro brani e suonano un heavy stoner (molto heavy...) con qualche colorazione southern-bluesy sul genere di Corrosion of Conformity, Down, Clutch, Black Pussy, Lo-Pan.
Fuzz a manetta, riffoni turgidi, voce da biker incazzato, dinamismo metallico e retrogusto melodico dirty-rock. Una buona miscela, molto consolidata e codificata. Che la band interpreta con grande energia e passione. Però la somiglianza con le formazioni citate è davvero forte. Un pezzo come "
Preacher" sembra tratto di peso da un album dei COC, così come "
Demon" e "
Dead man" pur nella loro solida muscolarità evidenziano una patina di già sentito che non può essere ignorata.
Forse la traccia più convincente è "
Delia", dove gli
Stitchfork sterzano verso un southern-metal assai potente che unisce bene la rocciosità strumentale con l'accessibilità delle parti vocali. Canzone breve, tosta ed orecchiabilmente rock.
Troppo poco per un giudizio esaustivo, ma la sensazione è che manchi ancora un salto di qualità e personalità.
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