Bloody Hammers - Songs Of Unspeakable...Terror

Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2021
Durata:32 min.
Etichetta:Napalm Records

Tracklist

  1. A NIGHT TO DISMEMBER
  2. HANDS OF THE RIPPER
  3. WITCHFINDER GENERAL
  4. NOT OF THIS EARTH
  5. THE ONES WHO OWN THE DARK
  6. WALKING THE DEAD
  7. NIGHT OF THE WITCH
  8. WE ARE THE DAMNED
  9. THE BRAIN THAT WOULDN'T DIE
  10. LUCIFER'S LIGHT
  11. I SPIT ON YOUR CORPSE

Line up

  • Anders Manga: vocals, guitar, bass, drums
  • Devallia: organ, piano

Voto medio utenti

Registrato nel periodo del lockdown nella loro base di Transylvania County, North Carolina, i Bloody Hammers pubblicano questo nuovo "Songs of unspeakable...terror" per Napalm Records.

Anders Manga (voce, chitarra, basso, batteria) e la sua compagna artistica e di vita Devallia (tastiere) non hanno mai fatto mistero della loro passione per il dark-horror-rock-punk, compreso in un arco stilistico che va dai Misfits ai Danzig, da Alice Cooper a Rob Zombie, dai Black Sabbath agli Uncle Acid. Questo è quanto la coppia americana ci ha proposto fin dagli esordi, con sfumature più o meno oscure, più o meno hard'n'heavy.
In questa occasione, forse per alleviare la monotonia del coprifuoco sanitario, il duo ha puntato su un sound particolarmente orecchiabile, svelto, semplice, immediato e fortemente influenzato da Misfits e The Cramps. Non così diverso rispetto al passato, ma generalmente meno sinistro e maggiormente accessibile ad un audience rock generalista.
Undici brani per mezz'ora di musica, pieni di zombie, cadaveri, streghe ed inquisitori, naturalmente in salsa horror-punk con qualche vibrazione dark-gothic. Manga usa tonalità da pop-crooner maledetto, restando ben attento agli aspetti catchy-melodici di ogni brano. Riff hard rock e ritmiche semplificate, le canzoni scivolano via piacevoli ma senza lasciare davvero il segno. Alcuni temi più graffianti e tirati ("A night to dismember", "I spit on your corpse") che ricordano una band di nicchia come i Fireball Ministry, qualche buon ritornello memorizzabile ("Night of the witch") ed un paio di episodi davvero brillanti grazie ad un'atmosfera più tesa che aleggia intorno a colorazioni seventies ("Hands of the ripper", "Not of this earth").
Lavoro piacevole, scorrevole, leggerino, piuttosto altalenante e derivativo. Adatto a rockers e doomsters che vogliono qualcosa di poco impegnativo, da ascoltare rilassati battendo il piede per seguire il ritmo. Certamente i Bloody Hammers potrebbero fare di più.

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