Provenienti dall’isola di Maipo nei pressi di Santiago, i cileni
Torfrom si son formati nei primi anni 90 ma solamente nel 2001 sono giunti alla pubblicazione del loro primo demo a cui sono seguiti molti anni di quiescenza che hanno rimandato a lungo l’uscita del loro primo lavoro.
“Culto al terror” esce per la conterranea
Australis Records e il cd presenta dieci brani nuovi più quelli vecchi del demo 2001 come bonus per quasi un’ora di death metal.
Come potrete immaginare la band del 2001 non è più quella del 2020, gli anni cambiano le persone e il loro modo di approcciarsi alla musica e questa maturazione è ben visibile se confrontiamo il materiale del
Demo 2001 contenuto in appendice a “
Culto al terror” quello più fresco e recente. I pezzi che vanno da
“Bestial death” a
“Dolor macabro”, tralasciando obiettivamente il discorso produzione, son molto più spigolosi e grezzi, puntando molto sull’attitudine piuttosto che sulle capacità esecutive.
Le composizioni più recenti fotografano una band più matura e consapevole di ciò che vuole realizzare e sul come farlo, realizzando canzoni che da una base death metal piuttosto eterogenea – le influenze spaziano dal death floridiano a quello finnico e non mancano le discese in rallentamenti doomeggianti - si sviluppano per creare un sound che non disdegna le tinte horror grazie all’utilizzo di attenti inserti melodici.
Ed è proprio in questo tipo di brani che i Torfrom appaiano più convincenti,
“Luto eterno”, “I am lucifer”, la titletrack ed “
Estrella negra” spiccano fra i pezzi contenuti in
“Culto al terror”, e penso che nell’immediato futuro la band debba continuare a muoversi in questa direzione aggiungendo ancora più spunti personali staccandosi dai cliché del genere.
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